di Maurizio Caprino
Vi arrabbiereste se un giorno il portiere della vostra squadra di calcio preferita rispondesse al cellulare proprio nel momento gli stanno tirando un rigore, vero?
La trovereste una distrazione inaccettabile, perché mette a rischio il risultato della partita. E allora perché armeggiate sul cellulare mentre guidate? Qui in palio non c’è una coppa. Ma la vita propria e quella altrui.
Questo è il senso della campagna “messa in campo” questo weekend dalla Fondazione Ania, proprio negli stadi. L’obiettivo è uguale a quello dell’estate scorsa: far capire che per strada la distrazione uccide.
Per mettercelo in testa, vi ripropongo lo spot ripreso da Paoblog l’altro giorno (https://paoblog.wordpress.com/2010/11/10/accendi-il-cervello-prima-del%c2%a0motore9/). E non aggiungo altro.