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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Se usi un vero albero di Natale…

di Italo Franceschini (esperto forestale)

Acquisto un albero di Natale vero perché:

– sono ecologista e con la mia scelta, finite le festività, favorisco il rimboschimento;
– ogni anno compro un albero dai vivai che coltivano abeti destinati unicamente ad essere “albero di Natale” e favorisco perciò questa attività che dà lavoro a tante persone;
– risparmio perché prendo un albero con le radici, lo conservo nel vaso ed ogni anno lo riutilizzo come albero di natale;
– ho un abete vero in casa, con il suo profumo che ricorda i boschi alpini;
– avendo una stufa a legna o un caminetto, a fine festività uso l’albero come combustibile;
ho un giardino dove poi posso piantare l’albero.

La scelte è valida e risponde a precise esigenze, personali e/o collettive. Ma a chi sceglie di acquistare un albero vero vanno fatte alcune raccomandazioni.

1) Quando si acquista un abete (un pino, un ginepro o un ramo di agrifolio) bisogna verificare che vi sia apposta la targhetta del vivaio oppure un bollino metallico con la scritta “C.F.S. Albero di Natale” perché il trasporto di “piante, rami e cimali destinati all’uso di alberi di Natale” nel periodo precedente il 24 dicembre è soggetto a controllo da parte delle pattuglie del Corpo Forestale dello Stato (C.F.S.); quindi può capitare di essere fermati alla guida della nostra auto mentre si trasporta un abete del quale ci viene chiesta la provenienza.

2) Se si acquista un abete tagliato e non si possiede una stufa a legna o un caminetto, a fine festività bisogna disfarsi dell’albero: si tratta di un bene di consumo che ha terminato la sua utilità e viene quindi gettato via come rifiuto. Come noto, i residui vegetali non possono essere gettati nei cassonetti ma vanno concentrati in luoghi appositamente deputati allo scopo quali un eco-centro, un punto di raccolta organizzato da associazioni di volontariato, un centro di compostaggio, ecc.

3) Se si acquista un abete munito di radici bisogna trattarlo come una qualsiasi altra pianta da appartamento; non va posto quindi vicino a fonti di calore come caloriferi e stufe, va messo in un sottovaso e bagnato regolarmente.

4) Se si decide di conservare l’albero per il Natale successivo, questo va posto nell’angolo dell’appartamento più fresco e mantenuto in casa almeno fino a fine febbraio, per non sottoporlo a traumi dovuti a sbalzi repentini di ambiente.

5) Se si decide di piantare l’albero nel proprio giardino va ricordato che si tratta di una pianta che ha subito la potatura delle radici per la collocazione in vaso; questo fatto influisce durante la crescita e dopo qualche anno la pianta può presentare seri problemi di stabilità e cadere con il vento. Va ricordato anche che il codice civile vieta la piantumazione di alberi ad alto fusto (come l’abete, appunto) a meno di tre metri dai confini di proprietà.

6) Le piante allevate in vivaio con l’unico scopo di essere destinate ad “Albero di Natale” hanno questa precisa indicazione scritta su un cartellino con l’aggiunta “pianta non destinata al rimboschimento” quindi, terminate le festività, non possono essere raccolte, ad esempio da gruppi di volontari che intendono rimboschire aree incendiate; tale azione è espressamente vietata da diverse norme.

7) Passate le festività, se non vi sono destinazioni alternative, l’albero non va abbandonato lungo le strade o gettato nelle scarpate o buttato in altro modo che non sia quello previsto dai regolamenti comunali di smaltimento dei rifiuti.

Fonte: http://consumatore.tgcom.it/

2 commenti su “Se usi un vero albero di Natale…

  1. ele
    1 dicembre 2010
    Avatar di ele

    Pur piacendomi immensamente l’albero di natale è bandito da casa mia da quando è arrivato Giotto, un gatto che, per la voglia di fargli fare il gatto e non l’oggetto da appartamento, ho lasciato libero di distruggermi la casa… quindi, fino a che non sarà più vecchietto e sarà stanco per fare assalti a tutto, in casa mia solo addobbi e neppure tanto “dondolanti” altrimenti son guai !!!

  2. Poppea
    1 dicembre 2010
    Avatar di Poppea

    Per anni ho usato l’abete vero che, tenevo in un grande vaso per c.ca tre anni, una volta aumentato di dimensioni lo regalavo al mio muratore (località La bianca vicino Allumiere) il quale ha creato una specie di muro di confine (ha una vasta proprietà) appunto con i miei abeti.

    Ovviamente l’albero non deve essere messo vicino a fonti di calore ma non va’ nemmeno tenuta la temperatura troppo alta in casa al posto dell’acqua per le annaffiature è meglio mettere del ghiaccio che sciogliendosi lo innaffia man mano creando anche un certo sollievo dato che la pianta è tipica dei climi freddi.

I commenti sono chiusi.