Battuto sul tempo dal Corriere della Sera, vabbè gliela concedo 😉 Bando agli scherzi, proprio ieri, stavo rientrando a casa, con il solito slalom impossibile per schivare buche, sempre le stesse, che da anni sono rattoppate (male) e si riaprono dopo pochi giorni (Vedi Via Novara, Piazzale Lotto e vicinanze, ecc., ma non solo) così come di nuove voragini che sembra di essere alle prese con il bradisismo di Pozzuoli…
Ecco ieri sera stavo pensando di scrivere di queste buche, pericolose per tutti, dalle auto che ci lasciano gomme e cerchioni, alle due ruote alle quali è garantito il volo del conducente ed infine ai pedoni. Questa è la realtà della città che si è aggiudicata l’Expo2015.
Di certo c’è che stavo memorizzando la posizione delle buche, di quelle più pericolose, perlomeno, in modo da segnalarle ai vigili, ma poi mi sono ricordato di come le segnalazioni siano sistematicamente ignorate, con buona pace della collaborazione Cittadino – Amministrazione sempre invocato a parole, ma quando poi li contatti… se ti va bene ti ignorano, se becchi il vigile sbagliato ti prende pure per il xxxx… ed in ogni caso nulla si muove… se non l’asfalto cittadino, che va di qui e di là…
Comunicare con i vigili milanesi > https://paoblog.wordpress.com/2010/09/15/ah-i-vigili-milanesi/ e https://paoblog.wordpress.com/2010/10/06/ah-le-vigilesse-milanesi/
Comunicare con il Comune > https://paoblog.wordpress.com/2010/06/16/buche-stradali/
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L’altra sera in via Paravia, nella San Siro più popolare, si sono messi d’ingegno: nell’asfalto collassato nel mezzo della strada gli abitanti hanno infilato un carrello del super. Buca rattoppata, se non altro. Non che altrove vada meglio. In zona Corvetto, per esempio, le voragini non si contano. Per non dire degli stradoni che portano fuori Milano. Viale Fulvio Testi, viale Zara, via Palmanova: chilometri di gruviera. E nell’hinterland? Peggio che mai. Da Monza a Corsico, asfalto crivellato di crateri un po’ ovunque.
Sale, un po’ di neve e poi pioggia, tanta pioggia. Dopo la bufera, arrivano le buche. Il percorso di guerra non risparmia nemmeno i salotti nobili della città. Davanti alla Scala, per dire, è saltato via un massello del pavé a uno sputo dalle rotaie del tram. Migliaia di buche, centinaia di segnalazioni, chiamate, richieste d’intervento.
«Venite, sotto casa mia s’è aperta una voragine». Telefonate così, raccontano dal centralino dei vigili, ne arrivano a decine ogni giorno. Stesso ritornello da una settimana, Natale incluso. Loro, i vigili, escono e rattoppano. «Ma il problema – spiega il comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo – è la pioggia».
(La foto non rende giustizia a questa buca che incontro ogni sera, da almeno 3 – 4 anni. Ad un certo punto trovi la pattuglia dei vigili con i lampeggianti, poi i cavalletti, poi il catrame gettato a frddo sino a riempirla. Che si metta a piovere o meno, dopo qualche giorno tutto torna come prima…)
Maledetta pioggia. Perché più lo sistemi e più l’asfalto si spacca: «Il catrame non attacca e il cratere rattoppato dopo poche ore torna sfaldarsi» spiegano i responsabili del servizio. Un’emergenza. Che negli anni s’è fatta cronica, se è vero che il Comune solo nel 2009 ha dovuto sborsare 4 milioni di euro per risarcire gli automobilisti vittime d’incidenti da «insidia stradale».
Continua la lettura qui > Quindicimila buche sulle strade di Milano – Milano.
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