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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Il Viminale (quale?) toglie spray e bastoni ai vigili.

di Maurizio Caprino

Oggi è in evidenza un po’ dappertutto la notizia della Consulta che ha bocciato i poteri “da sceriffi” dati ai sindaci dalla legge (essenzialmente per volere della Lega).
Molto più sotto traccia sta invece viaggiando un siluro che il ministero dell’Interno (sì, proprio quello del leghista Maroni) ha fatto partire proprio contro una dei pilastri su cui nella pratica si fondano i poteri dei sindaci-sceriffi: le armi ai vigili urbani (il cui nome corretto è Polizia municipale).
Una circolare dell’altro giorno (Scarica Circolare contro manganelli e spray) sostanzialmente nega la possibilità di armarli fuori da quelle rigidamente stabilite dallo Stato. Questo significa mettere fuori gioco anche le leggi regionali che – anche facendo presa mediatica – hanno autorizzato anche tecniche come gli spray irritanti e i bastoni estensibili (le cosiddette “mazzette”).

Nel mondo dei vigili ne è scaturito un putiferio. Con proteste di associazioni professionali che non fanno tanto leva sul “come faremo senza armi?”, ma su altre norme e sentenze (Scarica Spray e armi vigili polemica Sulpm Scarica Spray e mazzette risposta Mattarelli Scarica Spray e armi vigili Cassazione limite discrezionalità P.,A. Scarica Spray disamina obiezioni alla circolare).

E c’è chi giura che per tirare fuori questa circolare si sia attesa l’assenza di Maroni, impegnato in ben altre faccende nelle ultime settimane (Lampedusa, Tunisi e dintorni): secondo loro, ci sarebbe nelle burocrazie ministeriali un apparato ostile ai Comuni.

Sia come sia, qui dobbiamo chiederci se si saranno ripercussioni anche sul fronte della sicurezza stradale. Apparentemente no, ma a ben guardare rischiano di essercene.

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