Da una parte leggo i propositi dei candidati sindaco per la pulizia di Milano, per il decoro urbano, la cura delle periferie e gli sforzi fatti e che faranno…
Poi leggo la denuncia dei radicali: I manifesti elettorali affissi a Milano? Tutti abusivi.
Il Comune ammette il problema: Abbiamo quindici squadre di persone che si occupano di staccarli e ne abbiamo già tolti 80.000. Ci sono inoltre dieci accertatori che si occupano delle sanzioni e abbiamo già fatto quattromila multe.
A questo proposito ricordo un servizio delle Iene del maggio 2009: ” … si sente dalla viva voce del rappresentante della maggiore agenzia di affissioni di Milano come vengono gestite le campagne elettorali sulle strade della Capitale. …. «Il mio consiglio spassionato da tecnico è andare in abusiva, solo in abusiva!» …. «Il Comune non riesce a starci dietro. Chiude un occhio. Poi magari te li coprono, però dopo 4-5 giorni. Il Comune lo sa che siamo noi a devastare la città».
«Noi prendiamo multe per 58mila euro – prosegue l’intervista delle Iene – ma paghiamo 1.000 euro ed è finito. Nessuno ha mai pagato una multa da quel punto di vista lì. Aspettano tutti i condoni. Invece quest’anno non devi nemmeno aspettarlo, perché c’è già». Quest’anno la sanatoria è stata approvata per decreto dal governo Berlusconi, e prevede il condono per tutte le affisioni abusive di manifesti politici commesse dal 2005….
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Ed infatti giro per Milano e vedo manifesti affissi ovunque. Che coprono i muri delle case, i tabelloni elettorali, altre pubblicità regolarmente affisse…
Capisco che le cose a cui badare in campagna elettorale siano molte, ma è possibile che non ci sia una persona che può far si che alle parole dei candidati non seguano poi comportamenti abusivi che mal si conciliano, per l’appunto, con le parole?
Ma si sa, questo è il periodo in cui si girano i mercati per stare a contatto con la gente, capire i loro problemi, distribuire biglietti da visita e le parole, come le promesse si sprecano… 😉
Solo che le affissioni abusive vengono fatte anche di giorno, sotto gli occhi di tutti, vigili compresi. Un’auto che si ferma, rigorosamente in doppia fila oppure su strade con divieto di sosta (con rimozione), quattro frecce lampeggianti, ed un paio di persone che aprono il baule ricolmo di manifesti (di destra, sinistra, centro…) e cominciano le loro affissioni.
A questo proposito ricordo anche un altro pezzo di intervista, sempre delle Iene: «Giro tutta la notte per controllare che non ci siano sovrapposizioni delle squadre e per risolvere, eventualmente, controversie sul territorio. Come vedi ho una pistola a portata di mano».
Sono le parole letterali del boss dell’organizzazione di attacchinaggio elettorale a Roma riportate dal Corriere della sera in un articolo dell’11 aprile 2008.
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Passano gli anni, i candidati vanno e vengono, ma l’atteggiamento incivile ed arrogante resta.
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Ciao Paolo, ma lo sai che sono davvero in difficoltà?
Sempre un mare di promesse, di parole che poi non si materializzano, se non con esborsi finanziari!
E non posso pensare di non andare a votare, perchè non lo ritengo, 1° civile, 2° corretto, 3° non voglio dare il voto alla maggioranza…