di Francesco
Mea culpa… Stamattina ho preso un taxi per recarmi dall’ufficio in via Veneto.
Sul quel taxi ( una Fiat Croma seconda serie) v’era esposto regolare e civile cartello che gentilmente invitava, in cinque lingue, clienti-passeggeri ad allacciare le cinture di sicurezza.
Peccato che l’attacco della mia (cintura) non funzionava, rendendo vano il civile prudente sano gesto.
Peccato mea grandissima culpa che oggi fossi poco reattivo, assonnato, non propenso a proferir parola per fatti miei perso dietro e dentro lontani pensieri e, dunque, incapace di sollecitare con petulante dovere il tassista a provvedere alla riparazione-sostituzione di quell’attacco.
Poi un dubbio mi sorse: vuoi vedere che, in quel taxi di tre anni di vita, nessun cliente-passeggero abbia utilizzato, anche una sol volta, le cinture posteriori, quindi avvertito il tassista del malfunzionamento restando questi, a tutt’oggi, inconsapevolmente ignaro del guasto?
Io, intanto: già sceso dalla Croma ero quando tal civil pensiero mi raggiunse, essendomi già silenziosamente e incivilmente lavatomi le mani.
Come quel Ponzio lì.
° ° °
Questo video pubblicato da SicurAuto (leggi l’articolo) dovrebbe chiarire una volta per tutte i rischi che si corrono non allacciando e quelli che facciamo correre agli altri, in quanto la possibilità di scontrarsi contro il sedile del guidatore è molto concreta.
In quel caso il conducente, anche se correttamente allacciato, può subire danni gravissimi (non ripagati dall’assicurazione) proprio a causa della deformazione del sedile indotta dallo scontro col passeggero posteriore.
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