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La morte di Weylandt, ma non solo…

Ieri in una tappa del Giro d’Italia è morto il ciclista belga Weylandt. Oggi stavo guardando il Corriere.it giusto per capire meglio l’accaduto ed ho notato che hanno pubblicato le foto del ciclista steso sull’asfalto arrossato dal sangue, i medici che tentano la rianimazione, immagini anche in primo piano del corpo.

Ed allora mi chiedo se è realmente necessario mostrare immagini di questo genere.

Sarò fatto a modo mio, sicuramente non sono fra quelli che farebbe il pellegrinaggio dell’orrore a Cogne come ad Avetrana e neanche mi farei delle foto ricordo con lo sfondo della drammatica vicenda avvenuta a Viareggio quando è esploso quel treno…

Non lo so, mi sembra che un giorno dopo l’altro si perda per strada la differenza fra informazione e morbosità…

E mi piacerebbe pensare che chi legge queste parole non corra subito sul sito del Corriere a vedere le foto, ma ho i miei dubbi…

Vorrei che fosse chiaro che non scrivo per sport, per cavalcare una facile indignazione, così come altri seguono il numero dei lettori senza pensare a come li attirano; sono realmente infastidito da immagini come quelle citate…

°°°

Ho già parlato della sensibilità dei giornalisti, e so bene che parlo a vuoto, tuttavia ieri non sono riuscito a non arrabbiarmi per la domanda fatta dalla giornalista (?) di StudioAperto che al marito della rumena uccisa a Roma con un pugno: Che cosa le manca di sua moglie?

Secondo te, volpona, cosa gli mancherà? A te cosa mancherebbe se tuo marito uscisse al mattino e  ti arrivasse una telefonata che è morto?

Un commento su “La morte di Weylandt, ma non solo…

  1. Bosch
    10 Maggio 2011
    Avatar di Bosch

    Condivido in pieno quello che dici, sono una banda di sciacalli, per fare tiratura pubblicherebbero anche la loro madre…

I commenti sono chiusi.

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Questa voce è stata pubblicata il 10 Maggio 2011 da in Pensieri, parole, idee ed opinioni con tag , .