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L’etilometro, l’euforia e il buonsenso

pensieri paroleUn post che viaggia al contrario, rispetto al solito. In genere io scrivo qualcosa che Caprino ritiene interessante e mi cita nei suoi articoli.

In questo caso si tratta di una cosa che ho raccontato a lui e sulla quale ha costruito l’intero post, integrato però da osservazioni che solo un esperto in sicurezza stradale poteva inserire.

di Maurizio Caprino

Siete a pranzo fuori, avete bevuto e vi sentite “solo” un po’ euforici. Che fate?

Le alternative sono tre: tentare la fortuna e rimettervi al volante, chiedere al gestore del locale dov’è l’etilometro (di cui dallo scorso ottobre dev’essere dotato per legge) per vedere se siete nei limiti di legge oppure fidarsi solo della propria coscienza e non guidare fino a quando quell’euforia sarà passata.

La prima è suggerita dal senso comune, la seconda dal Codice, la terza dalla cultura “vera” della sicurezza stradale.

Perché guidare richiede sempre di avere prontezza di riflessi e di movimenti, anche di quei movimenti che capita di fare una sola volta nella vita.

Questo è il senso – che condivido – del racconto inviatomi oggi da Paoblog. Ve lo riporto nella seconda parte del post.

Prima però voglio ricordare ai legalisti che fidarsi più dell’etilometro che della propria coscienza non fa rischiare solo un incidente, ma anche le sanzioni.

Sì, perchè dal racconto sembra evidente che la protagonista viaggia sul filo del limite, il che non deve lasciare tranquilli.

Per due motivi:

– dopo pranzo il tasso alcolemico sale lentamente (l’alcol viene assorbito con gradualità assieme ai cibi), per cui se si viene controllati su strada mezz’ora dopo il test nel locale è assolutamente possibile che il limite sia stato superato;

– se ci sono vari indizi che i sofisticati etilometri omologati e revisionati in uso alle forze di polizia non siano precisi, a maggior ragione si può dubitare degli apparecchi disponibili nei locali.

Infine, preciso che qui parlo dell’euforia, ma alludo pure a tutte le altre sensazioni potenzialmente pericolose: mal di testa, sonno, torpore, lentezza.

Cose che possono esserci anche quando non si beve: basta aver dormito poco, essersi cotti al sole, avere un po’ d’influenza.

Anche in questi casi dovremmo ascoltare solo la nostra coscienza e perlomeno rinviare il momento della guida.

E ora il racconto di Paoblog….

… domenica scorsa pranzetto alla famosa trattoria di Valenza Po e come sempre capita (solo qui a Valenza, beninteso) qualche bicchiere di troppo, ma anche in questo caso, prima di accendere il motore un doppio test con l’etilometro che approssimativo quanto si vuole, restituisce in ogni caso risultati attendibili, come abbiamo constatato ….

io avevo bevuto un pò di più del solito, ma fermandomi in ogni caso prima dell’euforia, per cui doppio test e doppio verde.

Rok ha gradito il buon Trebbiano ed ha preso pure un limoncello (sbagliando e lo ha capito dopo …) anche se non doveva guidare, ha fatto il test che le ha dato luce verde, ma sembrava strano e lo ha ripetuto ottenendo luce gialla (0,2) … dopo pochi minuti constatando di provare un certo effetto di euforia ha ripetuto il test e si è infatti beccata una luce rossa (0,5)

da qui sono nate alcune considerazioni …

in primis basta poco (ovvero 12 €) per evitare di mettersi alla guida in condizioni non ottimali

…e poi lo stato di “euforia alcolica”, per così dire, non ha impedito a RoK di capire che non era al 100% e quindi se per caso avesse dovuto guidare lei, si sarebbe astenuta.

per cui una volta di più riteniamo che una persona di buonsenso, seppur euforica, sia in grado di capire 1) quando è andata oltre e 2) quando è il caso di non accendere il motore ….

Integro il tutto con un piccolo aneddoto.

Ancor prima di uscire dal ristorante, ben sapendo che in ogni caso avremmo fatto il controllo con l’etilometro, Rok mi ha detto che stavolta si beccava il “rosso”.

A quel punto le ho detto che se per rogna uscendo dal locale avessi preso una storta al piede, lei non avrebbe potuto guidare.

Vero – ha detto – non ci avevo pensato, per cui che fare?

Semplice, ce ne andiamo per il tempo che serve in riva al Po a guardare il fiume che passa, finchè la situazione torna nella normalità.

4 commenti su “L’etilometro, l’euforia e il buonsenso

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  2. Antonio Azzarini
    23 novembre 2011
    Avatar di Antonio Azzarini

    Il mio Etilometro SYL è in prova, e con ottimi risultati, nella Repubblica di San Marino.
    Inoltre sono arrivato, classificato, al 2° posto, dopo Telecom Italia, all’Awards Europeo sulla Sicurezza Stradale, premio sulla nano-tecnologia e micro-tecnologia Mondiale in fatto di Sicurezza Stradale sui Mezzi circolanti.
    Antonio Azzarini
    syl.elettronica@libero.it

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  4. Antonio Azzarini
    4 luglio 2011
    Avatar di Antonio Azzarini

    Istallate l’Etilometro Blocca Motore SYL, e questi problemi non ci saranno più! SYL è automatico, senza soffiare in alcun tubo capisce se hai superato il tasso alcolico, ed in questo caso il mezzo non si avvia. E’ già istallato in prova e con ottimi risultati, nella Repubblica di San Marino.

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