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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Quando c’è un trattore davanti a te, porta pazienza, perchè…

Un post dedicato soprattutto ai cittadini che avranno a che fare con i trattori sulle strade solo quando vanno in vacanza, in certe località.

Per quel che mi riguarda, abitando nella provincia ovest milanese, in una località dove c’è ancora una certa attività agricola, mi trovo spesso con un trattore davanti ed in queste occasioni vedo molti automobilisti che diventano impazienti se non aggressivi, come se il guidatore del trattore godesse ad andare a 40 kmh, rallentando il traffico normale.

Ed allora ho deciso di sfruttare il Pupo Alpinista che nella vita normale si trasforma nel Pupo Giardiniere che, tra le altre cose, guida abitualmente un trattore, tra l’altro dotato di autoscala e conseguente ingombro.

Tempo fa mi spiegava cosa voglia dire guidare un trattore e l’altra sera ci siamo messi a scrivere a quattro mani questo post.

Ecco il trattore che uso io…

…potrete capire quale sia l’ingombro del mezzo che richiede un’attenzione costante sia nella marcia normale, sia nelle manovre, considerando poi che molti automobilisti fanno manovre al pelo o sorpassi azzardati tagliandoti poi la strada nel rientro.

Quando si arriva in una rotonda, ad esempio, l’automobilista pensa devo stargli davanti sennò sono fritto, il che vuol dire che le auto si inseriscono da tutte le parti come se il trattore non ci fosse, senza pensare che la massa, l’ingombro, e la lentezza della manovra di per sè impedisce manovre di emergenza per schivare l’eventuale ostacolo, anche se si procede a 30 kmh.

Davanti al muso, sotto al cestello della scala, notare anche la zavorra…

La velocità, appunto. Il trattore che uso io va a 38 kmh di max velocità e quindi il primo a stufarsi sono proprio io, tanto più quando devo  andare a lavorare in qualche comune vicino, transitando su strade strette già per due auto, figuriamoci poi quando arrivo io.

La frenata è molto lunga e varia a seconda del carico del mezzo e dell’eventuale rimorchio; alcuni di questi hanno l’impianto frenante collegato a quello del trattore, ma spesso i modelli più vecchi ne sono sprovvisti ed allora ci vuole la pista di Linate per fermarsi.

In ogni caso frenare e/o fare curve con il carico sospeso (aratri, erpici, ecc.) comporta il rischio che prendendo una buca, si impennino le ruote davanti, con conseguente perdita di controllo, per cui ecco perchè il trattore va piano in curva.

A questo proposito, vi prego, non affiancatemi in curva, come spesso capita facciano soprattutto le due ruote.

La visuale è abbastanza buona, fermo restando che dipende da come è attrezzato il mezzo. Io ho l’autoscala, cosa questa che comporta molti angoli ciechi e la guida si complica ulteriormente, costringendomi tra l’altro ad una posizione di guida innaturale, dovendo tenere la testa piegata per vedere nonostante il montante centrale.

Questo è quello che vedo davanti a me

E questa la visibiltà dal lunotto

L’accelerazione. Il trattore ha 4 marce (+ ridotte da gestire secondo il carico) e la partenza richiede tempo, quindi ogni frenata rallenta il mezzo che poi necessita di molto per riprendere velocità.

I trattori poi non hanno sospensioni, per cui ammortizzano le buche sulle gomme il che significa un dondolio perenne che aumenta se si ha il carico sospeso.

Circa la sicurezza dei mezzi, c’è da dire che il trattore non ha obbligo di revisione per cui la manutenzione è delegata al senso di  responsabilità del guidatore. Va da sè che se uno se ne frega…

(Una nota integrativa di Maurizo Caprino, in merito alla revisione: Il Codice della strada la prevede, ma il decreto ministeriale attuativo non si è mai fatto.)

Alcuni trattori non hanno il sistema di rientro dell’indicatore di direzione (freccia), per cui il il fatto che un trattore abbia la freccia non significa che svolti veramente; purtroppo nell’abitacolo la rumorosità durante la marcia è tale da non farmi sentire il classico tic-tac della freccia inserita. E non si sentono neanche le ambulanze che arrivano, tanto per dire…

Per leggere un articolo di Maurizio Caprino che cade a fagiolo – Clicca QUI

9 commenti su “Quando c’è un trattore davanti a te, porta pazienza, perchè…

  1. paoblog
    21 novembre 2014
    Avatar di paoblog

    manda una mail a me (guarda alla voce Contatti) che poi gliela giro io 🙂

  2. graziano
    21 novembre 2014
    Avatar di graziano

    salve Pupo . vorrei chiederti una informazione riguardante il cestello che hai , dove posso trovare la piattaforma ? perche Io ho il trattore come il tuo mi serve per lavoro se mi puoi dare qualche dritta …Grazie se mi dai un recapito dove posso rintracciarti

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  9. Francesco
    30 Maggio 2011
    Avatar di Francesco

    Decisamente molto istruttivo quanto Pao e il Pupo ci spiegano e, soprattutto, ci fanno vedere con le fotografie.

    Tutti particolari a cui non siamo abituati prestare dovuta attenzione e che difficilmente potremmo capire se chi del mestiere non ci facesse vedere come in questo caso.

    Io incontro molto spesso trattori agricoli sulla via Appia, quando la percorro per recarmi alla casa al mare, nel tratto che va da Latina a Terracina, zona dove l’agricoltura è ancora l’attività e la risorsa economica principale.

    E dove immense distese di campi coltivati, i vecchi poderi dell’Opera Nazionale Combattenti realizzati durante la Bonifica in epoca mussoliniana, costeggiano la stretta e dritta via Appia, detta anche “fettuccia”: trattandosi di un lungo rettilineo che da Cisterna di Latina giunge a Terracina tagliato da numerose “migliare”, traverse perpendicolari a incrocio raso terra, seguendo il rigido schema del “castrum” romano.
    Niente rotonde, solo stretti incroci governati da semafori.
    Qui i trattori circolano numerosi e spesso si inseriscono sulla via Appia da quegli incroci, magari solo per percorrere poche centinaia di metri per spostarsi da un podere all’altro.
    Già solo la manovra di inserimento in quegli incroci è, visivamente, lentissima e macchinosa, bisognando il trattore di molto spazio per quella svolta a 90°, a maggior ragione se, come accade spesso, traina un lungo rimorchio tipo irrigatori, cisterne o carri pieni di balle di fieno o pomodori come in estate.

    E la via Appia, strettissima e dritta, invoglia molti automobilisti a correre andando a velocità molto elevate: ho sempre notato comportamenti decisamente impazienti, per usare un “morbido” eufemismo, quando molti automobilisti, ma anche camionisti, incrociano questi lentissimi e traballanti trattori agricoli di enormi dimensioni.

    Mai come in questi casi, vale davvero il suggerimento che ci rivolge Pao già nel titolo: portare pazienza.
    È meglio per tutti.

I commenti sono chiusi.