Un articolo di Agnese Codignola che leggo su Il Fatto Alimentare
L’uso di videogiochi è collegato a un aumento del peso che può sfociare nell’obesità. Per spiegare questa liaison dangereuse sono stati tirati in ballo, di volta in volta, le abitudini sedentarie – stazionare di fronte a un monitor non favorisce certo l’attività fisica -, le pubblicità più o meno occulte di cibo spazzatura, l’impoverimento delle relazioni sociali e molto altro.
Finora, però, non era stato mai dimostrato con chiarezza che i videogame di per se stessi facessero mangiare di più: che ci sia cioè un rapporto di causa-effetto tra l’amore per il gioco virtuale e l’accumulo di peso.
Per capirlo, un team di ricercatori canadesi e danesi ha condotto alcuni test specifici su 22 diciassettenni, abituali utilizzatori dei giochi virtuali. I partecipanti sono stati invitati a non mangiare nulla dopo cena, a dormire e, il mattino successivo, a presentarsi nel centro di ricerca, dove hanno ricevuto tutti la stessa colazione normale, alle otto.
Alle dieci e mezza sono stati suddivisi in due gruppi: uno di controllo, invitato a non fare nulla di particolare per un’ora, e un altro chiamato a giocare per lo stesso periodo di tempo. Nel frattempo, ai ragazzi sono stati fatti prelievi di sangue ogni dieci minuti, esami sul consumo di calorie e poste domande sull’appetito, per misurare parametri fisologici come la quantità di zuccheri nel sangue, l’attività dell’insulina, le calorie assunte, il senso si fame e quello di sazietà, il dispendio energetico e altro ancora.
Al termine, tutti hanno avuto libero accesso a pietanze varie, tra le quali la pasta. L’eperimento è stato ripetuto in due occasioni…..
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