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Farmaci: reazioni avverse per quasi un bambino su dieci

Pochissimi farmaci sono testati sui bambini, visto che vengono creati soprattutto per gli adulti.

E questo è il motivo per cui in Italia quasi un farmaco su cinque somministrato a un bimbo è usato al di fuori delle raccomandazioni (‘off-label’), fattore che porta a reazioni avverse in quasi un bambino su dieci.

A dirlo sono gli esperti, riuniti a Milano al congresso della Società italiana di pediatria (Sip). L’utilizzo di farmaci off-label è particolarmente frequente nel neonato, soprattutto nelle terapie intensive neonatali e nelle oncologie pediatriche, ma accade anche con i più comuni antibiotici: circa il 17% dei farmaci prescritti dai pediatri di libera scelta è off-label.

Fortunatamente, la maggior parte di queste reazioni avverse è lieve o moderata, con problemi cutanei che si risolvono spontaneamente, anche se una certa quota interessa il sistema nervoso centrale, sia a livello neurologico che psichiatrico.

La prevenzione di questi effetti si può fare incentivando la sperimentazione dei farmaci anche sui bimbi, ovviamente in tutta sicurezza, ma anche incentivando la rete di segnalazioni sul territorio. Fonte:  ANSA.

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Negli Stati Uniti c’è invece il problema dell’abuso di farmaci prescritti a minori: ‘L’eta’ media in cui si ha il primo abuso di farmaci prescritti e’ 11 anni’ afferma Dan Smoot, direttore dello sportello narcotici del Kentucky, che unisce polizia, investigatori, cure ed educazione.

Fonte: Federfama

 

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Questa voce è stata pubblicata il 1 luglio 2011 da in Leggo & Pubblico, Salute & Benessere con tag , , , , , .