Leggo su Altroconsumo di luglio che: i nostri scarichi fognari finiscono spesso nei mari e nei fiumi senza essere trattati. A denunciarlo è la Commissione europea, che ha appena bacchettato l’Italia per non essersi ancora dotata di adeguati sistemi di depurazione delle acque reflue.
In particolare, la richiesta dell’Ue riguarda i centri urbani con più di 10 mila abitanti, dove questi impianti avrebbero dovuto essere istituiti già dal 1998.
Gli Stati membri sono tenuti anche a garantire che le acque di scarico subiscano un trattamento “secondario”, allo scopo di rimuovere le sostanze inquinanti prima che siano scaricate nei mari o nei fiumi. In Italia almeno 143 città, sparse in lungo e in largo per la Penisola, non sono ancora collegate a un impianto fognario adeguato e sono prive di impianti per il trattamento secondario.
Se l’Italia non si mette in regola a breve, la Commissione potrebbe rivolgersi alla Corte di giustizia: ed è probabile che l’attuale ammonimento diventi una multa.
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Se siamo fuori legge dal 1998 ovvero da 13 anni, secondo voi ci metteremo in regola a breve?
E, in ogni caso, chi pagherà le multe per le inefficienze dei nostri politici ed amministratori? Loro? Oppure noi? … Appunto! … e qui casca l’asino.
Allora facciamo così, paghiamoli bene i politici, concediamogli persino dei privilegi rispetto a noi comuni mortali, ma poi che ognuno paghi per i suoi errori…. 😉
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