Osteoartrite: l’uso prolungato di Nimesulide mette a rischio il fegato

in sintesi un articolo che leggo su Altroconsumo

I farmaci antinfiammatori a base di Nimesulide non devono più essere prescritti in caso di osteoartrite dolorosa. L’utilizzo prolungato di questo farmaco, infatti, aumenterebbe il rischio di danni al fegato.

Dopo alcuni casi di insufficienza epatica fulminante verificatisi in seguito a un uso prolungato di Nimesulide, il farmaco è stato sospeso dalla vendita dall’Agenzia europea del farmaco irlandese.

Meglio conosciuti con il nome commerciale di Aulin, Mesulid e Sulidamor, gli antinfiammatori a base di Nimesulide sono invece indicati per il trattamento del dolore acuto, quindi di breve durata, e della dismenorrea primaria (mestruazioni dolorose).

Con l’intento di limitarne l’abuso, è possibile acquistare Nimesulide solo con ricetta medica non ripetibile. Per evitare effetti indesiderati, è bene osservare alcuni accorgimenti:

• va assunta subito dopo i pasti, perché ha un’azione irritante sulle pareti dello stomaco,
• è importante avvisare il medico in caso di sintomi di sofferenza epatica come spossatezza, nausea, anoressia, vomito, dolori addominali, ittero e urine scure,
• è sconsigliato ai bambini sotto i 12 anni, alle donne in gravidanza e allattamento, alle persone con problemi di fegato o con precedenti di emorragia gastrointestinale e ulcera peptica,
• in caso di sintomi influenzali è meglio ricorrere all’utilizzo di antinfiammatori o antidolorifici come il paracetamolo, l’ibuprofene, il naprossene o l’acido acetilsalicilico.

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