Skifidol ovvero l’importazione illegale di crostacei

Mi piacerebbe sapere il nome dell’azienda citata nell’articolo che leggo su Lettera 43.

Se l’importazione di questi prodotti è illegale, se c’è stato un sequestro di 150.000 uova, va da sè che non c’è possibilità di errore.

L’illecito c’è stato, per cui sarebbe il caso di fare i nomi e, scusate il termine, sputtanare questi personaggi che continuanano ad operare sul mercato ignorando leggi e regolamenti. A totale discapito dei consumatori prima e di coloro che invece lavorano onestamente.

P.S. Anche se, con un paio di click ho trovato Nome & Cognome del responsabile… 😉 e leggi poi che non si tratta di un reato, ma di un illecito, ma leggi anche che non è la prima volta che il furbetto lo fa ed allora se insisti, sarebbe il caso di bloccarti l’attività, così impari a stare al mondo…

Comunque sia, ecco l’articolo:

Chiamare degli innocui animaletti «Skifidol» non sta bene, ma importarli illegalmente è peggio. Il Nas di Milano ha sequestrato 150 mila confezioni di uova di artemia salina, piccolo crostaceo conosciuto anche col nome di scimmia di mare.

Un’azienda milanese importava le uova di artemia dalla Cina per poi vernderle nei negozi di giocattoli e nelle edicole con il nome di «Skifidol».

Inquilino frequente degli acquari, il crostaceo è facilmente commerciabile grazie alla sua capacità di mantenere le uova integre anche per lungo tempo prima della schiusa. Basta poi immergerle in acqua salata per vedere crescere gli esserini.

Come spiegano i carabinieri, la vendita è in contrasto con la normativa nazionale e comunitaria di settore che «sottopone a vigilanza veterinaria l’importazione di animali vivi d’acquacoltura, a qualsiasi grado di sviluppo, vietandone il commercio in negozi non specificatamente autorizzati o riconosciuti a tale scopo dalle autorità sanitarie locali».

Il ministero della Salute, ha aggiunto il Nas, ha pertanto prescritto il sequestro dei prodotti per un valore di un milione di euro.