Ieri ho sentito la notizia del superpomodoro al TG5. Ero certo che la bufala del superpomodoro sarebbe arrivata sugli schermi tv.
A nulla è servito che Roberto La Pira spiegasse in un articolo che sulle etichette dei prodotti alimentari non si possono utilizzare frasi salutistiche che correlano la presenza di licopene alla funzione antiossidante, anti-invecchiamento oppure alla riduzione del rischio malattie cardiache.
Senza dimenticare poi che: La legge europea prevede che tutte le diciture salutistiche presenti sulle etichette o nella pubblicità devono essere autorizzate.
Su queste basi Coldiretti sta promuovendo un prodotto che, a prescindere dalle sue reali qualità, non è in regola con la normativa, il che dal mio punto di vista è alquanto scorretto.
Tuttavia come io, da semplice Blogger, ho ricevuto in anteprima il Comunicato stampa de Il Fatto Alimentare, mi sembra strano che non sia stato inviato alle varie testate giornalistiche che, perlomeno, avrebbero potuto dare la notizia in maniera corretta.
Ed una volta di più sono stampa e tv (con la complicità del web) a fare Disinformazione. Complimenti.
Visto che i protagonisti della vicenda operano con leggerezza e scorrettezza, vorrei dire ai Consumatori di SVEGLIARSI!
Ora, un articolo integrativo di Roberto La Pira che giustamente afferma che: Questa storia non è una sconfitta del nostro sito, ma uno schiaffo alla ricerca scientifica e a tutti coloro che rispettano le decisioni e i pareri dei migliori esperti europei che hanno deciso di vietare la pubblicità di false notizie salutistiche .
°°°
Il superpomodoro L+ con il 50% in più di licopene che funziona contro il tumore alla prostata (come dice in un servizio apparso sul Tg1 Rai), oppure come rimedio anti-età o anti-invecchiamento e in grado anche di contrastare alcune patologie cardio vascolari (come spiegano oltre 100 notizie sui siti internet che riprendono il comunicato stampa di Coldiretti) è stato davvero un successo.
La potenza mediatica di Coldiretti ha sbaragliato qualsiasi ostacolo, comprese le critiche avanzate da ilfattoalimentare.it sull’effettiva efficacia di questo pomodoro. Coldiretti e qualche nutrizionista avventato, hanno portato avanti la campagna del pomodoro miracoloso a dispetto di quanto sostengono gli esperti europei che operano all’interno dell’Agenzia per la sicurezza alimentare europea (Efsa).
Questa storia non è una sconfitta del nostro sito, ma uno schiaffo alla ricerca scientifica e a tutti coloro che rispettano le decisioni e i pareri dei migliori esperti europei che hanno deciso di vietare la pubblicità di false notizie salutistiche sui prodotti alimentari come nel caso del licopene che è stato bocciato diverse volte.
In questo gruppo di esperti ci sono anche diversi studiosi italiani che hanno sottoscritto documenti dove si dice che è una bugia sostenere che il licopene è in grado di contrastare alcune patologie cardio vascolari, di avere un efffetto anti-età, ecc.
Insomma le notizie da baraccone sul superpomodoro L+ firmato Pomì , accreditate dal nutrizionista Giorgio Calabrese e sostenute da Coldiretti in cui si presenta questo ortaggio come un farmaco in grado di ringiovanire uomini e donne è veramente una favola.
L’aspetto sconcertante è che queste notizie hanno prevalso sul buon senso e le verità scientifiche e sono diventate la verità. Che tristezza!
Chissà forse tra un anno qualcuno organizzerà una conferenza stampa per dire che è arrivato il nuovo cetriolo Doc made in italy, in grado di resuscitare i morti e allora i giornali bramosi di fare lo scoop parleranno del nuovo miracolo.
Pingback: Corriere: in Svizzera sarebbe «legittimo sparare ai gatti» « Paoblog