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Madagascar nel mirino dei rapinatori di terre. Le iniziative popolari per contrastare i land grabbers

Sono diversi anni che il neocolonialismo assetato di terre a basso costo tenta di avere ragione del Madagascar.

Già nel 2008 l’ex presidente malgascio Ravalomanana aveva provato a cedere in esclusiva alla sudcoreana Daewoo Logistics, per 99 anni e a titolo gratuito, 1,3 milioni di ettari di terre coltivabili.

L’accordo, meglio conosciuto come “l’affaire Daewoo”, era saltato grazie a una mobilitazione globale. Il “Collectif pour la Défense des Terres Malgaches”, movimento fondato a seguito di questo episodio, ha consentito alle popolazioni locali di ricevere (dall’estero) notizie su quanto stava accadendo (all’interno), fare circolare l’informazione e cercare il sostegno internazionale.

Ma il Madagascar continua a subire tentativi di rapina, forse meno rumorosi ma altrettanto aggressivi….

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