Dal 9 giugno scorso provare a effettuare una ricerca sul sito del governo italiano (www.governo.it), è tempo perso. Ogni tentativo, infatti, rimanda invariabilmente alla stessa risposta: «A causa di incovenienti tecnici, il motore di ricerca è stato momentaneamente disattivato. Ci scusiamo per il disagio».
Quanto durerà ancora il disservizio? Nessuno lo sa. Dalla redazione del sito, composta di otto persone, giunge un misto di frustrazione e insofferenza per la domanda. Ma nessuna data precisa per la soluzione. Anche le cause restano oscure. Insomma, dipende dall’ufficio informatico. Da cui, tuttavia, sono anche meno ansiosi di fornire risposte.
Un buon punto di partenza per quantificare il disservizio sarebbe sapere il costo di realizzazione e mantenimento del sito governo.it. Ma, in barba ai tanti sbandierati propositi di trasparenza, è impossibile saperlo.
viaDa due mesi il sito di Palazzo Chigi in stallo. – Lettera43.