«Vogliamo più pesci perché vogliamo un mare bello e sano. E lo vogliamo ORA! Un mare senza pesci è un mare morto».
È lo slogan con cui il WWF raccoglie firme in vista della presentazione di una lettera al Presidente del Parlamento europeo e ai suoi membri.
Come già anticipato dal Fattoalimentare.it, ha ora inizio a Bruxelles il dibattito sulla riforma della politica Ue sulla pesca. La commissaria europea per gli Affari marittimi e per la Pesca Maria Damanaki ha proposto un intervento deciso: i pescherecci nei mari europei sono troppi e catturano quantità eccessive di pesci, rispetto alla loro capacità di riprodursi. Si è innescato «un circolo vizioso che è urgente interrompere».
Il Parlamento ha espresso favore verso la riforma proposta mentre alcuni Stati membri, Francia e Spagna in primis, hanno subito obiettato.
L’Italia a sua volta – con i suoi 13.638 pescherecci registrati (il 16,1% del totale europeo per numerosità, il 10,1% per tonnellaggio) – ha la maglia nera per la pesca a strascico, al primo posto in Europa.
Ma così non si può proprio andare avanti…