Ho letto un articolo di Maurizio Caprino che ci racconta di un 25enne austriaco che dopo aver investito una mamma in scooter col suo bimbo a Bolzano, causa un’inversione a U vietatissima ha avuto il coraggio di giustificarla col fatto che gli era stata indicata dal dispositivo satellitare.Come se ogni volta che si accende un apparecchio del genere sullo schermo non comparisse uno specifico avviso che invita a non tener conto delle indicazioni quando sono contrarie alla segnaletica effettivamente presente al momento o alle regole stradali in generale.
Una storia che secondo me fa il paio con quella raccontata un paio d’anni da Nico Cereghini su Riders. Per quel che mi riguarda ho detto addio al navigatore dopo che insisteva a dire che una Strada Statale era all’interno del parcheggio di un centro commerciale; alla fine dei giochi, preferisco affidarmi a mia moglie (che è un vero Gps) ed alle nostre cartine. Non ci siamo più persi.
E se non siete convinti, cliccate qui e guardate il video di Altroconsumo. Senza dimenticare poi che i navigatori talvolta sono come gli yogurt ed hanno la data di scadenza.
Non sempre la tecnologia ci semplifica (o migliora) la vita. Vedi ad esempio il cambiamento della nostra memoria che si sta assuefando all’utilizzo del web.
Arriverà il giorno che senza cellulare, gps, pc e web, non riusciremo neanche ad andare al bar a prendere il caffè…
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