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Ipertensione, che fare?

in sintesi un articolo che leggo su Altroconsumo

In Europa quasi la metà delle morti è dovuta a malattie cardiovascolari. Spesso la causa principale è l’ipertensione. Prevenirla è possibile, se si applicano le regole giuste: un po’ di movimento, peso forma e dieta sana.

Non esiste un valore assoluto per definire la patologia. Esistono, al massimo, dei range entro cui si collocano i limiti minimi e massimi fisiologici. La pressione va misurata in ambiente rilassato e in particolari condizioni, per evitare che anche la semplice vista del camice bianco possa indurre uno stato d’agitazione nel paziente in grado di alterare i valori.

Se il medico stabilisce che il paziente è iperteso, può richiedere ulteriori esami per una migliore valutazione del quadro clinico: elettrocardiogramma, esami del sangue e delle urine, ecografia del cuore.

L’ipertensione è quasi sempre essenziale, ma esistono forme secondarie: la malattia, cioè, è la conseguenza di altri disturbi che, se rimossi, eliminano anche la patologia cardiovascolare.

Gli organi che soffrono maggiormente in caso di pressione alta sono: cuore, cervello, reni, occhi e vasi arteriosi. Il cuore,  costretto a un sovraccarico di lavoro, va incontro a scompenso: le arterie coronarie non riescono ad ossigenarlo adeguatamente, con il rischio di angina pectoris e infarto. Il minor apporto di sangue e la pressione elevata possono causare ictus cerebrali.

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Questa voce è stata pubblicata il 3 ottobre 2011 da in Leggo & Pubblico, Salute & Benessere con tag , , , .