Il 4 novembre ho ricevuto dall’Ufficio Stampa di Xango un comunicato che, al fine di fornire un’informazione completa a chi è interessato all’argomento, ho pubblicato nel post dedicato alla sanzione inflitta dall’Antitrust.
Oggi invece leggo su Altroconsumo che:
L’Antitrust ha aperto una nuova procedura contro la società Xango, che commercializza il succo di Mangostano. Questa società continua ad attuare pratiche commerciali scorrette anche dopo il provvedimento di aprile 2011 che imponeva alla Xango di interrompere le attività e comminava una sanzione di 250 mila euro.
Secondo l’Antirust, la pratica commerciale è scorretta in quanto “da un lato idonea a generare confusione sulla reale natura, composizione e proprietà della bevanda pubblicizzata, della quale vengono vantate inesistenti proprietà salutistiche, e, dall’altro, il complesso sistema di commercializzazione e vendita del succo XanGo risulta connotarsi per il suo carattere piramidale” in violazione di diversi articoli del Codice del Consumo. Da qui la sanzione stabilita nell’aprile 2011.
Ora l’apertura del nuovo procedimento
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Dal mio punto di vista questo significa giocare sporco, approffittando dello spazio che ho dato alla voce di tutte le parti in causa, per fare un comunicato autopromozionale che peraltro è smentito dai fatti. Complimenti…
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