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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Da un incidente (altrui) che cosa impari? Nulla, ovvio…

Rientrando a casa, l’altro ieri sulla Via Novara mi sono imbattutto in un incidente diverso dai soliti; mi spiego meglio per i non milanesi: la Via Novara è composta da 3 carreggiate, una delle quali riservata (in teoria) al transito di Bus & Taxi; vi sono pochi incroci e/o attraversamenti pedonali, regolati da semafori ed è presente uno spartitraffico centrale.

Le occasioni di incidente, sono quelle per così dire standard: uno che passa con il rosso oppure il tamponamento, più o meno grave. Il limite di velocità è quello urbano ovvero 50 kmh che nessuno rispetta (neanch’io, senza per questo andare a 100 kmh come fanno molti), d’altro canto le caratteristiche della strada (traffico permettendo) in alcuni tratti consentono i 60 kmh senza rischi.

I tamponamenti più gravi sono quelli tra l’auto che si ferma al giallo e quello che in genere arriva in velocità e non si aspetta che uno si fermi al giallo.

Ieri invece una delle auto era sulla corsia dei bus con tutta la fiancata danneggiata e l’altra auto era di traverso sullo spartitraffico. Non credo di essere l’unico che cerca di capire la dinamica degli incidenti che incontra, ma questa volta non ho capito nulla.

Resta il fatto che dopo essere passato davanti ad un incidente, la mia guida diventa ancor più prudente, fosse anche solo per pochi chilometri. Perchè l’imprevidibilità degli incidenti, spesso evitabili e causati da comportamenti aggressivi o distratti altrui, mi fa pensare.

Ed infatti dopo poche decine di metri è arrivata in velocità una Bmw sulla corsia riservata ai bus e, senza segnalare, ci mancherebbe,  si è portata sulla terza corsia tagliando la strada a chi c’era,  salvo poi tagliare nuovamente il flusso di traffico e riportarsi sulla corsia bus.

In pratica uno zig-zag che spesso non paga neanche in Formula 1.

Forse è il classico che èconvinto di poter guidare come in un videogioco, senza rendersi conto che nella vita reale il Game Over significa proprio che il gioco è finito.

Di certo il vedere un’auto di traverso sullo spartitraffico non gli ha stimolato neanche l’accensione un neurone… 😦