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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: La rivoluzione della lattuga

di Franca Roiatti

Egea – Pagg. 216 –  € 20 (cartaceo) – €  11,99 (digitale)

Recensione di Valeria Nardi

Si tratta di un’analisi delle nuove tecniche di produzione e commercializzazione degli alimenti con un approfondimento sui “cittadini del cibo”, ovvero i pionieri di un movimento che vuole ridare valore a ciò che mangiamo, riportando le comunità al centro delle decisioni, spronando le istituzioni a considerare i prodotti alimentari una questione politica per avviare nuove regole e percorrere nuove strade. 

Secondo l’autrice siamo di fronte a un esercito di persone che si rifiuta di perpetuare un modello di sviluppo non sostenibile, ed è disposto a formulare strategie per una rivoluzione agricola efficace ma etica.

Franca Riatti prende in esame svariati fenomeni: gli orti in città, i gruppi d’acquisto, le fattorie sui tetti, e le declina a livello internazionale. Si parlerà degli orti «senza petrolio» dell’Avana e di quelli creativi di Nairobi, delle fattorie sociali di Detroit e dei tetti coltivati di New York, delle parcelle (ex) abusive di Torino e delle aiuole improvvisate di Todmorden in Gran Bretagna.

Sono numerose le domande cui l’autrice cerca di rispondere. Una tra le altre: se siamo di fronte all’ultima moda ecologica che poche élite possono permettersi o a fenomeni in grado di rifondare l’economia alimentare del pianeta?

Fonte: Il Fatto Alimentare