Il titolo riassume l’sms inviato stamane all’amico Francesco.
Venerdì mi aveva avvisato che in previsione della nevicata era andato al lavoro a piedi, per cui sarebbe uscito prima dall’ufficio e rientrare a casa senza intoppi; verso le 14 è iniziata una raffica di sms.
Dapprima mi informava di aver visto molti romani sui mezzi pubblici o muoversi a piedi, ma più avanti segnalava che era in atto l’ingorgo del secolo, da ricordare nei tempi, cosa questa assai anomala visto il problema del traffico romano. In chiusura l’inpietosa analisi su una Lancia Thema, mastodondico elefante a trazione posteriore, incapace di muoversi sulla neve.
Sabato mattina, a dispetto di quanto affermava il sindaco Alemanno in televisione, circa il fatto che fossero stati lasciati soli a gestire l’emergenza, con i mezzi disponibili, Francesco mi diceva di aver visto all’opera gli spazzaneve dell’Esercito. 😉
Questa mattina l’ho stuzzicato con l’sms citato in apertura ed ecco la risposta di Francesco:
In effetti fino a ieri si poteva sciare tranquillamente. Dopo il pomeriggio di sole avuto ieri, le strade principali sono quasi tutte libere, ma quelle secondarie ed i marciapiedi sono tutti ghiacciati. Ora fa veramente freddo!
C’è l’obbligo di catene o gomme invernali per circolare; a giudicare da quante auto ieri sfrecciavano sul Lungotevere, anche sportive con pneumatici ribassati, ho scoperto che i romani sono gran utilizzatori di gomme termiche… 😉
Oppure se ne fregano dei divieti? Credo sia facile da rispondere… 😦
Salvo poi lamentarsi platealmente del traffico, degli ingorghi e via dicendo, aggiungerei io. Alla pari di un certo numero di milanesi, sempre pronti a lamentarsi, meno ad osservare le regole ed il buonsenso...
°°°
Stavo per pubblicare questo post ed ecco che arriva un sms integrativo da Roma:
Si schiatta di freddo e c’è obbligo di catene o gomme invernali; guardavo Monte Mario imbiancato dalla finestra quando sento il rombo cupo di un motore. Passa una Porsche 911 Turbo Cabrio scoperta con un tizio “capelli brizzolati al vento”: quanti idioti ci sono in giro? Senza contare che non credo che pneumatici bassissimi di spalla (ad occhio 19/35) possano essere termici…
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E ricordiamoci che le Gomme invernali aiutano, ma non risolvono.
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Riguardo all’azione dell’Esercito per la messa in sicurezza delle strade di Roma, preciso questa osservazione frutto di mia testimonianza diretta.
La prima nevicata si è avuta più o meno tra le 12 e le 15 di venerdì 3 febbraio.
Nevicata che, probabilmente, ha colto di sorpresa i romani e ha già fortemente imbiancato le strade. Tanto che, in quel frangente, è andato letteralmente in tilt il servizio di trasporto pubblico e si è creato l’inizio dell’ingorgo colossale protrattosi fino a notte praticamente coinvolgendo l’intera città, dal centro al GRA e oltre.
Io alle 13.20 mi sono avviato a piedi per coprire i tre chilometri che dal lavoro mi portano a casa, scendendo dalle pendici di Monte Mario verso il quartiere Prati, alle spalle del Vaticano, praticamente quasi al centro di Roma.
In quel tragitto non ho visto alcun mezzo di soccorso e di pulitura delle strade: né comunale, né della Protezione Civile.
Le strade erano praticamente già impraticabili senza catene o gomme invernali.
E, infatti: ho visto molte auto slittare, bloccarsi o intraversarsi bloccando il traffico e crearsi file chilometriche sia in direzione centro che in direzione Nord, verso Aurelia, Cassia e Trionfale.
Ma la vera nevicata, quella che ha davvero sommerso la città si è avuta alle prime ore di sabato 4, dopo la mezzanotte.
Infatti: mi sono svegliato verso le 2,30 e, affacciatomi alla finestra che guarda Monte Mario, ho visto il viale sotto completamente sommerso, tanto che non si distinguevano più strada e marciapiedi, le auto completamente sommerse che neppure si riconoscevano, Monte Mario totalmente imbiancato, come i villini liberty davanti casa mia.
Si tratta di un viale importante, perché collega il Foro Italico al Vaticano e al centro di Roma, una delle principali vie d’accesso al centro provenendo da Nord.
Intorno alle 4 ho sentito dei rumori e ho visto un camion dell’Esercito con dietro un enorme trattore (mai visto un trattore così gigantesco che sembrava una casa) spazzaneve che spalava la via.
Con due-tre passaggi ha liberato la strada che, infatti, al mattino era già praticabile, ovviamente con catene o pneumatici termici.
Verissimo!
Infatti era la prima e unica vista in giro, escludendo quelle in esposizione e ferme nelle concessionarie!
Mi scuso per l’OT, ma una Thema a trazione posteriore penso sia ancora piu’ rara della nevicata che ha causato tutti questi problemi.
🙂
In effetti, al di là dell’evidente eccezionalità di questa nevicata (nemmeno quelle del 1985 e 1986, a mia memoria, sono state così copiose) per una città non abituata a simili fenomeni climatici e al di là della mancata attuazione (colpevoli o meno che siano Amministrazione Comunale e/o Protezione Civile) di un piano di emergenza preventivo, va detto che un notevole contributo al crearsi del pazzesco ingorgo di venerdì pomeriggio-sera è attribuibile al mancato buon senso di cittadini-automobilisti.
Vero che, purtroppo, sono risultati impreparati i mezzi pubblici: gli autobus non riuscivano a camminare e neppure i tram: il servizio, venerdì pomeriggio, è stato pressoché totalmente sospeso e molti molti cittadini hanno dovuto attraversare tutta la città per tornare a casa, camminando anche per decine di chilometri sulla e sotto la neve.
Vero che non sono state date informazioni sulla stato delle strade: molti si sino avventurati sull’Olimpica, sulla Tangenziale e sul Grande Raccordo Anulare perché nessuno dei pannelli luminosi posti a ogni accesso informava dell’impraticabilità di quelle autostrade e delle file chilometriche già in atto, con molti TIR fermi che bloccavano la circolazione.
Ma è vero, anche, che in una situazione di incertezza meteorologica, riguardo la quale comunque si era avvertito della molto probabile nevicata per venerdì pomeriggio, sarebbe stato il caso di evitare di usare l’automobile o, almeno, di premunirsi con le catene.
Mi ha sorpreso, per esempio, vedere molti taxi, soprattutto Mercedes a trazione posteriore oltre che di elevato peso, bloccati. Penso che chi svolge servizio su auto pubbliche e che, per lavoro, deve garantire la mobilità debba necessariamente avere un paio di catene a bordo, per emergenza, indipendentemente dalla zona dove svolge servizio.
Un evento del genere può sempre verificarsi, magari ogni venti anni: ma si è tenuti a essere preparati se si svolge servizio pubblico.
E, infatti: la mancanza di taxi, venerdì, è stata una delle fonti di maggior lamentela, assieme al blocco degli autobus.
E dei tram. Forse si potevano prendere provvedimenti, indipendentemente dalla reale emergenza o meno che si stava prospettando, per rendere sicuri i binari delle linee tramviarie ed evitare che i binari si ghiacciassero.
Inoltre è davvero sconcertante vedere come molte persone se ne fregano dei divieti e degli obblighi imposti.
Se c’è una disposizione che obbliga a circolare solo con catene o pneumatici invernali: un motivo ci sarà.
Motivi di sicurezza: perché se anche le vie principali, ora, sono scorrevoli e ben pulite, quelle secondarie invece sono in gran parte ancora ghiacciate e, credo, lo rimarranno ancora per qualche giorno.
A Siena l’emergenza è stata gestita da Comune e Provincia egregiamente.
Salvo poi leggere su Facebook commenti del tipo: bravo, bravo sindaco che ha chiuso le scuole per 5 centimetri di neve… ora i soldi per la baby sitter me li da lei!!??
Sottolineo che i cm erano 40 in centro e 60 in campagna… e sottolineo come – al di là di tutto il resto che racchiude questa frase – magari la scuola dovrebbe essere presa in modo un po’ diverso da un parcheggio, non credi???!!!
Mah… certe volte non ho parole per la inciviltà della gente!