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Gli integratori che contengono un principio attivo considerato un’anfetamina

un articolo di Paola Emilia Cicerone che leggo su Il Fatto Alimentare

Gli integratori alimentari che contengono DMAA sono stati ritirati da tutti gli spacci militari americani, dopo  la morte per arresto cardiaco di due militari che assumevano questi prodotti .

La notizia in apparenza poco interessante ha dei risvolti importanti per molti  consumatori, visto che lo stesso principio attivo sotto accusa è utilizzato in molti  integratori da sportivi e culturisti, nonostante il divieto della World Anti Doping Agency che lo ha classificato  come sostanza dopante (come già segnalato sul nostro sito).

La  cronaca sportiva registrai noltre un episodio  di pochi mesi fa,  in occasione dei mondiali di atletica in Corea del sud, quando due atleti sono sostati messi al bando con l’accusa di doping per avere assunto integratori a base di DMAA.

La dimetilamilammina (DMAA), nota anche come metilesanamina  e commercializzata con nomi che alludono un’affinità con la pianta del geranio ( Geranium Oil o Geranamine), in realtà di naturale non ha niente visto che non è un estratto del geranio, ma uno stimolante chimico simile alle anfetamine.

Contro uno studio cinese che confermava la presenza del DMAA nell’estratto di geranio, adesso   c’è una ricerca australiana pubblicata  sulla rivista Drug Testing and Analysis. Gli autori hanno messo a confronto l’olio di geranio con  il DMAA e alcuni supplementi contenenti la sostanza, arrivando alla conclusione che «etichettare il DMAA come un prodotto naturale è solo una strategia di marketing».

Secondo lo studio australiano, le affermazioni dei ricercatori cinesi potrebbero dipendere da  un errata identificazione della sostanza o addirittura da un errore di trascrizione. A questo punto l’azienda americana che produce popolari integratori con questo principio attivo  (USP  labs) è l’unica ad affermare di «essere in possesso di nuovi dati che attesterebbero l’origine naturale della sostanza».

Dell’argomento si è  recentemente occupato anche Striscia la notizia che ha mostrato come i prodotti a base di DMAA siano ancora in vendita  nel nostro paese. Il problema è che gli inegratori a base di  DMAA sono venduti  su internet o attraverso canali che non offrono sufficienti garanzie di sicurezza, in combinazione con caffeina o altri principi attivi non meglio specificati, aumentandone i rischi per la salute.

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Questa voce è stata pubblicata il 7 febbraio 2012 da in Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico, Persone & Società, Salute & Benessere con tag , , , .