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Vergognoso: l’Italia rallenta la messa al bando delle buste non biodegradabili

Di questa politica del gambero, non se ne può più….

in sintesi un articolo di luca Foltran che leggo su Il Fatto Alimentare

L’Italia fa ancora fatica a liberarsi dei sacchetti di plastica non biodegradabili, ma forse siamo alla svolta decisiva. Tra due anni le vecchie buste della spesa monouso non biodegradabili dovrebbero essere del tutto scomparse. Oltre agli shopper ecologici biodegradabili e compostabili, si potranno usare solo quelle di car ta e quelle riutilizzabili, vendute a 1-3 euro, realizzate con diversi materiali compreso plastica, tessuto non tessuto, carta di riso, cotone…

Purtroppo il DL 2/2012, varato qualche settimana fa e non ancora convertito definitivamente in legge, pur avendo messo al bando i vecchi sacchetti di plastica non biodegradabili, rischia di permettere la loro circolazione ancora per due anni perché le multe partiranno solo da 1 gennaio 2014.

L’altra novità riguarda il polietilene addittivato.

Le buste di questo materiale sono erroneamente considerate ecologiche, perché si frammentano dopo qualche mese, ma non sono comunque biodegradabili e quindi la loro commercializzazione deve finire. Secondo la norma non potranno più essere vendute, anche se le multe scatteranno dal 1 gennaio 2014.

Clicca QUI per vedere la tabella riassuntiva delle varie tipologie disacchetti