Poco fa stavo leggendo l’editoriale di Paolo Madron su Lettera43 che riassume in breve quello che abbiamo sotto gli occhi; copio la parte conclusiva dell’articolo, (lettura integrale cliccando sul link qua sopra) la più significativa:
…totalmente latitanti le strategie di riduzione del debito, che anzi proprio con questo governo ha toccato la punta record.
Risultato: per colpa della recessione in cui ci troviamo il rapporto tra debito e Pil (prodotto interno lordo) è destinato a peggiorare.
In compenso i contribuenti, come contropartita di un futuro risanamento, sono stati colpiti senza pietà da un aumento della fiscalità diretta e indiretta, puntualmente accompagnata da un vistoso rincaro dei prezzi.
Ora che si sta tornando al punto di partenza e l’Italia è di nuovo nel mirino chi glielo dirà che i loro sacrifici sono stati vani?
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Restail fatto che fior di tecnici titolati non sono riusciti in 7 mesi a trovare la via per ridurre lo stipendio ai parlamentari, mentre la soluzione, anche creativa, per spremerci la trovano sempre, tipo chiedere ad una coppia di pensionati un acconto del 99% sulle tasse dell’anno successivo,da pagarsi in un’unica rata a novembre…
Ed il bello è che non abbiamo alternative…