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Allerta integratori per perdere peso: potrebbero contenere sostanze vietate

in sintesi un articolo di Luca Bucchini che leggo suIl Fatto Alimentare

“I consumatori che utilizzano integratori alimentari per perdere peso o per aumentare il piacere sessuale devono stare attenti soprattutto se la provenienza è dubbia. In alcuni casi contengono sostanze non dichiarate in etichetta  che possono provocare  rischi per la salute.”

Questo messaggio è stato recentemente diffuso dal Bundesinstitut für Risikobewertung (BfR), l’Istituto Federale per Valutazione del Rischio tedesco (un’autorità che si occupa di valutare e comunicare rischi alimentari, con qualche competenza in più rispetto all’EFSA).

Lo stesso comunicato potrebbe essere diffuso dalle autorità sanitarie di mezzo mondo, visto che la vendita di prodotti presentati come integratori alimentari, ma contenenti principi attivi farmaceutici non è una novità.

A volte il problema non sono i principi attivi , ma la pubblicità che presenta questi integratori come in grado di risolvere i problemi dell’obesità, ingannando palesemetne i consumatori. A riprova di ciò basta leggere le decine di sentenze dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha condannato molte aziende a multe salate. Va altresì precisato  che la vendita di medicinali non autorizzati è  invece un comportamento punito dal codice penale.

La dimensione del problema, come richiamato dal Bfr tedesco, emerge anche sfogliando i resoconti del sistema di allerta comunitario. Dal 2005 al 2012 nel database si contano 37 segnalazioni relative alla sibutramina aggiunta fraudolentemente ad integratori o a tisane per dimagrire, in larga parte di origine cinese. Per il sildenafil, il principio attivo del Viagra, le segnalazioni sono 32, di cui 4 effettuate dall’Italia, quasi sempre relative a falsi integratori o, più raramente, a strane bevande cinesi a base di caffè.

Contrariamente alle speranze del Bfr, il sistema di allerta non serve ai consumatori perché non indica il nome e il marchio dei  prodotti coinvolti. Sono quindi importanti e necessari i messaggi come quello del Bfr.

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Questa voce è stata pubblicata il 25 aprile 2012 da in Consumatori & Utenti con tag , , , .