Sembra che sia diventato veramente difficile fare buona Informazione ovvero scrivere un articolo basato su fatti e dargli poi un titolo che non sia fuorviante.
Ecco cosa racconta Maurizio Caprino:
“Tornano gli agguati con gli autovelox”, titola stamattina in prima pagina “Il Giornale”.
Vai a pagina 22 e scopri che in effetti un titolo così minaccioso e preoccupante è ben sostenuto da un corposo articolo.
Poi lo leggi bene e scopri che l’unico “fatto nuovo” è una risposta del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, al question time dell’altro giorno alla Camera: il ministro ha detto che la “regola del chilometro” vale solo per i controlli di velocità con postazione fissa automatica.
Dunque, le pattuglie con Autovelox, Telelaser e simili non hanno l’obbligo di piazzarsi ad almeno un chilometro di distanza dal segnale che impone un limite locale di velocità.
Ma è davvero una novità?
Assolutamente no: la norma che ha introdotto la “regola del chilometro” (la riforma del Codice della strada, legge 120/10, all’articolo 25, comma 2) parla testualmente di “rilevamento a distanza delle violazioni. Cioè proprio dei controlli automatici.
C’era bisogno di interrogare il ministro per scoprirlo?
Ed era proprio necessario sparare in prima pagina una simile non-notizia?