Via Padova, le estorsioni sugli scooter

Eppure, «vivere qui è davvero bello». Premessa, ammissione, ritornello dei residenti di questa grande area tra via Padova e il quartiere Adriano. Ma qualcosa sta cambiando, in peggio. Sono le mamme che lo dicono. Hanno scritto una lettera all’assessore alla Sicurezza Marco Granelli e sono qui ora a elencare. Basta la cronaca.

Scippi, furti e rapine. Anche estorsioni, sui motorini. Incursioni notturne, degrado che monta. Sempre senza dimenticare un leit-motiv: questa non è una delle tante, facili e retoriche lamentele di città.

In via De Notaris, forse per un regolamento di conti, forse per un vendetta, qualcuno ha incendiato un camion parcheggiato. Pizzo e scooter. In via Lussu, di fronte agli spazi verdi del parco Adriano, a una ragazzina è stato rubato il motorino.

La ragazza ha riempito vie e piazze e facciate degli edifici di manifesti per chiedere se qualcuno aveva visto qualcosa. Dopo tanta insistenza è arrivata una vocina: lo scooter andava cercato in via Idro.

Eccolo, in via Idro. Lo storico e problematico campo rom. Infatti c’era il motorino, soltanto che per averlo indietro bisognava sborsare prima cinquanta euro e poi, con addirittura un rialzo, duecento euro, altrimenti non sarebbero stati consegnati i documenti del veicolo.

Il commissariato  di Villa San Giovanni, storicamente ha dato sempre grandi risposte, considerando anche che deve occuparsi di tutto l’asse di viale Monza.  Cambia ben poco. I residenti pretendono interventi. Di fretta. I fatti di cronaca non sono finiti.

Sul Naviglio della Martesana, alle 8.30 del mattino, non in piena e solitaria notte, una ragazza è stata fermata, spinta a terra, derubata.

In piazza Costantino sono arrivati i ladri di case; in via Berra quelli di bici. Tutto è avvenuto non da inizio anno ma nell’ultima settimana.

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