pubblico in sintesi un interessante articolo che ho letto su Altroconsumo ed ho trovato degno di nota il fatto che vi siano prodotti con il medesimo nome, ma con concentrazioni ben diverse, cosa questa che può indurre il consumatore ad un uso scorretto (se non dannoso) del prodotto.
Notevole che alcuni di questi non debbano essere utilizzati sulla cute lesa.
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Uno dei cavalli di battaglia dei produttori di detergenti è vantarne le proprietà antisettiche, antibatteriche, disinfettanti. Come se il nostro corpo non fosse perfettamente capace di difendersi da solo dai microbi che vivono nell’ambiente.
La verità è che in una situazione normale, anche se in famiglia ci sono neonati, lavare accuratamente mani, pavimenti e quant’altro è più che sufficiente.
Gli antibatterici possono essere addirittura dannosi e per i bambini vivere fin da piccoli in un ambiente disinfettato è nocivo per la salute, per esempio aumenta il rischio di allergie.
Ecco alcuni prodotti molto pubblicizzati che vi sconsigliamo:
Tra i prodotti comunemente usati per disinfettare le ferite, bisogna prestare attenzione, perché alcuni in realtà non sono indicati da usare sulla cute lesa.
Per motivi commerciali i produttori vendono con lo stesso marchio e nome prodotti anche molto diversi tra loro.
Per esempio con il nome Amuchina o Amukine Med, e un logo molto simile, si propongono quattro prodotti con concentrazioni di principio attivo diverse e usi totalmente differenti (dalla disinfezione della pelle integra a quella di frutta e verdura). Anche Euclorina è un nome unico usato per due principi attivi diversi. Idem per Neomercurocromo.
Le confezioni di disinfettante spesso non sono dotate di tappo di sicurezza, benché siano pericolosi se ingeriti. Un motivo in più per tenerne in casa soltanto uno e fuori dalla portata dei bambini.
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