Articolo aggiornato dopo la pubblicazione
La notizia circa la lotta all’inquinamento così come è stata detta in tv mi ha dato da pensare e non poco, dato che si è parlato del divieto di circolazione delle diesel Euro 3.
Leggendo però il giornale scopro che le cose sono un pò diverse ovvero la proposta c’è, ma le norme entreranno in vigore “solo se tutti i soggetti coinvolti, tutti i Comuni e tutte le Province, saranno del parere di farlo”.
Delle Euro 3 diesel ne parlo dopo, ci tengo però a segnalare che come sempre sarà facile colpire gli automobilisti e bloccare 1.000.000 di veicoli, (e la rete dei trasporti pubblici non può assorbire l’impatto…), ma quando si tratta di fare altri interventi, ecco che si arriva alla deroga, al poi lo faremo, e via dicendo…
Mi riferisco nello specifico al fatto che in merito alla questione riscaldamento (caldaie e termoregolatori), è stata chiesta dalle Province una proroga, ovviamente accetatta dalla Regione.
A prescindere che sul discorso relativo all’impatto ambientale dei diesel Euro 3, molti parlano e pochi sanno, resta il fatto che c’è differenza tra il veicolo da trasporto che gira per 12 ore al giorno e l’autovettura con la quale il pendolare si reca al lavoro e ritorna la sera, percorrendo meno chilometri e restando meno sulla strada.
Come scrive Bruno Pellegrini su SicurAuto:
E’ noto che il particolato emesso dai motori diesel può essere nocivo alla salute in quanto ingloba microparticelle di idrocarburi incombusti. Naturalmente si parla di lunghe esposizioni in quantità rilevanti di particolato…. in tema di polveri sottili PM10 presenti nelle città italiane, è stato ormai finalmente acclarata dagli enti competenti una verità scomoda per i nemici dei veicoli privati: gran parte del particolato proviene dagli impianti di riscaldamento a gasolio, tanto è vero che in una città come Milano, la quantità di PM10 in estate scende drasticamente, a parità di volume di traffico.
Ma non sarebbe il caso di mettere fuori legge, progressivamente, le Euro 0, 1 e via dicendo?
Sempre un problema sarebbe, perchè spendere dei soldi oggigiorno per una nuova auto non è un facile, ma se questo è il percorso da fare, metteteci in condizioni di farlo… e senza deroghe o proroghe a tutti gli altri soggetti in ballo…
Volendo andare sul personale, mi verrebbe da dire che la mia Euro 3 compensa le emissioni, che è sempre rientrata nei parametri del famigerato Bollino Blu (a che serviva allora? a far pagare altri soldi oppure a garantire le corrette emissioni dell’auto?) e che faccio una manutenzione precisa e puntuale che garantisca un’ottimo funzionamento della vettura e di conseguenza minore consumo ed emisioni.
(Senza contare poi l’Ecoguida o Ecodrive che aiuta non poco….)
Eppure se il provvedimento passasse, mi troverei di fatto a piedi, pagando naturalmente bollo & assicurazione…
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Aggiornamento del 20 luglio 2012
Preso atto che il problema dell’inquinamento è sulle spalle dei diesel Euro 3 e di tutte le altre auto al di sotto di questa normativa…
…considerando che la situazione meteo attuale con temperature elevate, che dovrebbe favorire l’inquinamento, senza pioggia o vento che puliscano l’aria, con il traffico senza limitazioni, visto che possono circolare tutti, incluse le auto bloccate da ottobre a marzo (o aprile…)
…mi chiedo come sia possibile che gli agenti inquinanti, PM10 per prime, siano sempre sotto i livelli di attenzione…
Non dipenderà mica dal fatto che gli impianti di riscaldamento sono spenti?
Perchè se così fosse,;-) vorrebbe dire che si danno le deroghe ai soggetti sbagliati… e si danno le martellate a quelli più facili da colpire….