Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Killer elite

di Ranulph Fiennes

Newton Compton Editori – Pagg. 378 – € 9,90

Trama: Silenziosi, discreti e implacabili: sono gli Uomini Piuma, un’organizzazione segreta creata per proteggere i membri dello Special Air Service, corpo speciale dell’esercito britannico, e i loro familiari. Si muovono nell’ombra, agiscono con metodi che la giustizia ordinaria non potrebbe permettersi e scompaiono in un soffio, come suggerisce il loro nome. Almeno fino a quando non si trovano ad affrontare una sfida senza precedenti che metterà a rischio la loro stessa esistenza. Sin dal 1977, alcuni veterani del SAS sono morti in circostanze sospette.

Apparentemente si tratta di incidenti o decessi naturali, ma presto emerge un legame tra le vittime: tutte hanno partecipato a una missione nel sultanato dell’Oman che ha mandato a monte i piani dello sceicco Amr bin Issa. Deciso a ristabilire il proprio onore, Amr ha assoldato una banda di assassini professionisti per compiere la sua vendetta. Gli Uomini Piuma dovranno riuscire a prevedere le mosse di questi abili killer a sangue freddo, decisi a non fermarsi finché non si saranno fatti giustizia, a qualunque costo.

Letto da: Paolo

Opinione personale: Come spesso capita il titolo italiano è fuorviante e non rispecchia l’originale Feather men ovvero Uomini piuma. Sulla copertina si legge subito dopo: solo il migliore sopravviverà.

Il romanzo è basato su una storia vera, molto più vera di quanto si potrebbe supporre e sono gli ultimi capitoli a fare luce sulle ragioni che hanno portato l’autore a raccontare il tutto.

Resta il fatto che la storia è diversa da come suggerisce il titolo ed anche il suo svolgimento non aderisce granchè a quanto si legge nel riassunto della trama. Il libro non mi è piaciuto, più che altro per lo stile di scrittura e per l’impostazione generale; sulla trama, poco da dire, visto  che si basa su fatti realmente accaduti.

L’organizzazione segreta di cui si parla è gestita in maniera soggettiva e capricciosa da alcune delle persone che la dirigono e se da una parte vogliono tutelare gli uomini che hanno fatto parte del Sas, dall’altra pongono limitazioni, sia pratiche sia etiche, agli uomini che lavorano sul campo, tra l’altro su base volontaria e gratuita; e considerando i rischi che corrono, non è poco.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 27 agosto 2012 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , , .