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Il contributo scolastico volontario è del tutto facoltativo

Il titolo di questo post sembra un paradosso, perchè dovrebbe essere ovvio che un contributo volontario non è obbligatorio, ma leggendo il comunicato dell’UNC, a quanto pare non è così…

“Il contributo scolastico volontario è del tutto facoltativo ed è illegittima la pretesa di quegli istituti che lo richiedono al momento dell’iscrizione spacciandolo per obbligatorio”.

E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), facendo riferimento alle numerose segnalazioni che giungono agli sportelli dell’associazione per denunciare le richieste.

Una circolare del Ministero dell’Istruzione chiarisce bene che:

“In ragione dei principi di obbligatorietà e di gratuità, non è consentito richiedere alle famiglie contributi obbligatori di qualsiasi genere o natura per l’espletamento delle attività curriculari e di quelle connesse all’assolvimento dell’obbligo scolastico (fotocopie, materiale didattico o altro), fatti salvi i rimborsi delle spese sostenute per conto delle famiglie medesime (quali ad es.: assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni, libretto delle assenze, gite scolastiche, etc.). Eventuali contributi per l’arricchimento dell’offerta culturale e formativa degli alunni possono dunque essere versati dalle famiglie solo ed esclusivamente su base volontaria”.

“Ricordiamo  -prosegue Massimiliano Dona- che le tasse obbligatorie sono  riconoscibili, peraltro, perché intestate all’Agenzia delle Entrate e mai alla scuola.

Inoltre, per quanto riguarda le famiglie che decidano di contribuire, hanno il diritto di ricevere dalla scuola informazioni specifiche in merito all’utilizzo del versamento e che tale contributo (letteralmente ‘erogazione liberale’) è detraibile nella dichiarazione dei redditi nella misura del 19% (nel rigo E19, codice 31).

Per evitare brutte sorprese -conclude l’avvocato- consigliamo nel momento in cui si raccolgono informazioni sull’istituto presso il quale si ha intenzione di iscrivere i propri figli, di valutare l’ammontare della somma richiesta in qualità di contributo volontario e quale tipo di attività o spese andrà a coprire tale somma”.

“Coloro che dovessero ravvisare irregolarità –conclude Dona- possono inviarci un’e-mail all’indirizzo info@consumatori.it, indicando nell’oggetto ‘CONTRIBUTI SCOLASTICI VOLONTARI’”.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 13 settembre 2012 da in Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico, Persone & Società.