Non perde slancio l’abitudine tutta italiana in base alla quale i clienti si dimenticano di leggere le condizioni a loro sfavorevoli oppure di chiedere uno sconto senza il quale pare che non sia possibile emettere un ordine.
In questi casi faccio sempre un esempio: forse quando vai al supermercato, fai la spesa, riempi il carrello e quando arrivi alla cassa e gli chiedi che sconto ti fanno sulla spesa?
E dal benzinaio prima di fare rifornimento chiedi uno sconto sul prezzo alla pompa oppure fai il pieno e zitto?
Non mi pare succeda, valgono i prezzi indicati. Ed allora perchè nel mondo del lavoro arriva sempre la richiesta di miglioramento delle condizioni indicate?
Tralasciamo il fatto che se miglioro le condizioni a tuo favore, peggioro le mie ovvero dovrei offrire ad un prezzo troppo basso, con condizioni economiche a me sfavorevoli e via dicendo.
Sembra che non si rendano conto, come dicevo tempo fa, che il mio lavoro non è offrire finanziamenti a tasso zero.
Ritengo che niente sia meglio di condizioni di vendita/acquisto in linea con le leggi attuali (una barzelletta, lo so :-D) e, soprattutto,che siano eque per entrambe le parti.
Finita la premessa, passiamo ora al motivo che mi ha spinto a scrivere questo (ennesimo) post.
Alcuni giorni fa ho inviato un’offerta ad un cliente nuovo, per una fornitura di circa 430 €. Ho chiesto il pagamento ad avviso merce pronta e la consegna è di 3 giorni lavorativi (preciso che si tratta di articoli da produrre appositamente).
Oggi ricevo una mail dal cliente:
….a seguito sua offerta allegata sono a richiederLe ultimo prezzo, pagamento, consegna, per i particolari richiesti.
Ultimo prezzo? Questa la mia risposta:
…come indicato in offerta:
La nostra politica aziendale prevede di comunicare subito il miglior prezzo possibile, calcolato facendo riferimento alle quantità richieste ed ovviamente il nostro miglior termine di consegna e condizioni di fornitura, ragion per cui si prega di non richiedere sconti e/o variazioni a quanto indicato
il che significa che il nostro miglior prezzo, pagamento e consegna sono quelli in vs. mani.
Mi sembra, francamente di essere stato chiaro da subito. Se ti scrivo di non richiedere sconti e/o variazioni, qualcosa vorrà dire.
E’ anche vero che molti parlano (e scrivono) a vanvera, per cui…
…per cui ribadisco che preferisco lavorare con le aziende straniere.
P.S. I non addetti ai lavori neanche si immaginano quanto tempo si perde per gestire queste trattative sul prezzo, spesso per riduzioni di poche decine di € che portano con sè anche il blocco del cantiere come della produzione.
Perdendo magari qualche centinaio di € (se va bene) al giorno, pur di tirare un poco il collo al fornitore.
Se ti sembra un affare…
°°°
ho scritto un’oretta fa questo post…
ed ecco che telefona per chiedermi il mio miglior pagamento!!!!!!!!
che sei? di coccio? Parlo arabo?
ed alla fine, ha perso un giorno intero, una telefonata (e per me pure la faccia) e fa l’ordine alle mie condizioni…
per cui…
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Infatti, il mio modo di agire si basa su due fattori:
1) cosa c’è di meglio che sapere subito il prezzo migliore?
2) quanto tempo si perde per cercare di ottenere uno sconto?
ed infine il vero problema non è tanto quello che “ci prova” e se gli dici no, finisce lì, ma quelli che si aspettano che uno faccia uuno sconto e se gli dici di no, ti vengono pure a dire: ma che modo è di lavorare?
Io resto dell’idea che Patti chiari, amicizia lunga. Se poi il mio prezzo non ti va, non farmi l’ordine. Punto.
Anni fa, dovendo fare un’offerta al prezzo minimo possibile, che il cliente mi aveva già detto che si doveva lottare alla lira, avevo chiesto il “Miglior prezzo da subito” ai fornitori; va da sè che l’ordine è stato fatto a quello che offriva il prezzo migliore.
Tempo dopo arriva un rappresentante e scopre di aver perso l’ordine per 20 lire al kg ed allora mi fa: ma se mi telefonava, avremmo potuto limare sulprezzo.
Ed allora, se ti chiedo subito il miglior prezzo, perchè non farlo?
Hai tentato il colpo, tenendo il prezzo un pò più alto e “se andava, aveva le gambe” ed invece ha perso l’ordine.
E poi si lamenta pure.
Alla fine il discorso torna su quanto spiegavo nella seconda parte di questo post: https://paoblog.wordpress.com/2012/06/20/lavoro-32/
Correttezza, etica, equità, sulla distanza pagano…
Io ho sempre detestato i negozi (anni addietro) che applicavano un prezzo e poi se sapevi “tirare” ti facevano sconti favolosi.
Se io non sono capace fare questo, che faccio?
Pago il doppio una cosa rispetto ad un altro che sa’ fare il giochetto?
Li ho sempre schifati sti’ negozi
E sei stato già bravo a non chiedere il pagamento anticipato visto che si tratta di un cliente nuovo.. e con i tempi che corrono…