In questi giorni capita di accennare al problema del CHI votare quando arriverà il momento; la maggior parte delle conosco oscilla tra l’astensione e l’annullamento della scheda.
Per le ragioni già spiegate a suo tempo, l’astensione non rientra nel mio modo di fare, tuttavia votare scheda bianca sembra essere l’unica scelta possibile, perchè non intendo votare il meno peggio o, semplicemente, tapparmi il naso una volta di più; un paio di giorni fa mi erapassata per la mente di votare i Radicali, giusto per non votare scheda bianca.
Tutto sommato i Radicali non mi pare che i Radicali siano mai stati coinvolti in ruberie o furbate. Certo, sono pochi, non occupano molte poltrone e forse è vero che l’occasione fa l’uomo ladro, tuttavia mi sembrava un buon compromesso.
Se non fosse che oggi leggo questo articolo e mi cascano le…braccia 😦 per cui mi conviene tornare all’idea originale…
Il problema lo aveva sollevato lui, il consigliere radicale Marco Cappato, con tanto di nomi in Rete: che scandalo i biglietti gratis per San Siro ai politici.
Il suo collega grillino, Mattia Calise, era andato oltre: tagliamoli da 320 a tre per partita, aveva proposto.
Ma come si sa il Consiglio comunale ha detto no, e fin qui è storia.
La domanda nuova è: chi è stato il primo a chiedere i suoi due biglietti per le partite a venire?
Sorpresa: Marco Cappato.
Motivo? Questione di principio