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Cofanetti regalo con promozioni, attenti alle sorprese

un articolo che leggo su E-R Consumatori e che cade a fagiolo, come si suol dire, visto che a natale ho ricevuto uno di questi pacchetti da il Testimone… 😉

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I pacchetti regalo venduti da società come Smartbox, Regalbox, Wonderbox, We Box, Emozione3, Boscolo Gift, RegalOne fanno gola a molti e, anche quest’anno, sono arrivati numerosi durante le festività e in occasione dei compleanni. Alle loro promozioni per centri benessere, soggiorni, gite fuori porta o all’estero e appuntamenti enogastronomici è difficile resistere ma, a volte, chi riceve questo regalo – o decide di acquistare il pacchetto -, incontra alcune difficoltà che rischiano di far perdere l’entusiasmo iniziale.

“Abbiamo spesso riscontrato difformità tra quanto offerto dal pacchetto e quanto le strutture contattate effettivamente permettevano al cliente”, spiega l’avvocato Grazia Ferdenzi della Confconsumatori di Parma. Già lo scorso anno, a fronte delle numerose segnalazioni, l’associazione si era occupata degli inconvenienti legati ai cofanetti regalo. La prima notizia appare comunque positiva.

“Fino a questo momento, le segnalazioni rispetto all’anno scorso sono inferiori, segno che le società che forniscono questi pacchetti hanno lavorato bene”. Non bisogna però abbassare la guardia e in caso di problemi (overbooking, mancato rimborso, costi aggiuntivi non dichiarati) è bene seguire i consigli riportati sotto.

Alcune aziende, a dire il vero, hanno cercato di correre ai ripari, cercando di favorire una soluzione ai problemi riscontrati dai clienti. La Smartbox ad esempio ha invitato i propri clienti insoddisfatti a segnalare le strutture con le quali si erano riscontrati dei problemi.

“Questo invito – conclude l’avvocato – resta sempre valido, anche nei casi in cui si è giunti a una risoluzione privata tra  le parti”.

 Di seguito i consigli utili per superare le controversie più diffuse.

Se per regalo avete ricevuto un pacchetto viaggio fate molta attenzione a come lo pianificate. Se pensate di trascorrere un fine settimana nell’albergo che avete trovato nel pacchetto è consigliabile muoversi con molto anticipo, la prenotazione potrebbe non essere così semplice. Il sabato sembra essere il giorno più inflazionato e, spesso, alcune strutture non lo considerano come un giorno valido per sfruttare l’offerta.

Anche in questo caso, prima ancora di cercare il prossimo hotel, il consiglio è di segnalare alla società del “box” questa criticità. Così facendo, si agevolano le aziende nella ricerca di partner affidabili in grado di soddisfare le esigenze dei clienti titolari del box.

Un altro problema ricorrente è quello della difformità del servizio offerto. Costi aggiuntivi non previsti durante una cena, una notte in meno inclusa nel pacchetto del soggiorno, un massaggio di troppo e… l’iniziale offerta diventa un lontano ricordo.

In questi casi è sempre bene farsi rilasciare la fattura o richiedere una ricevuta, conservare il cofanetto e la relativa guida illustrativa, consegnando al gestore della struttura prescelta unicamente il talloncino del buono. Ma su tutti, il consiglio più importante è sempre lo stesso: leggete prima attentamente le condizioni del servizio prescelto e nel caso segnalate i problemi alla società.

Come chiedere il rimborso?

Si può procedere privatamente o tramite le associazioni dei consumatori, soprattutto nel caso in cui, in presenza di una richiesta di rimborso, la società di gestione dei cofanetti non abbia mai risposto. È bene ricordare che se non si gode del servizio acquistato si ha diritto al rimborso del prezzo pagato. Sono molte le società che, a seguito della segnalazione di un problema da parte del cliente, offrono in cambio un altro buono-vacanza.

Spetta al cliente decidere se accettarlo oppure pretendere un risarcimento in denaro. L’alternativa del buono, ammesso che si abbia voglia di ritentarci, può essere una buona soluzione ma, secondo le norme del codice civile, l’accredito dei soldi in conto corrente o sulla carta di credito dovrebbe essere la via principale del rimborso.

I voucher aerei, piccoli crediti acquistabili su internet per tratte di viaggio a scelta, sono promossi da molte compagnie aeree e in molti casi sono finiti sotto l’albero tra i regali di Natale.

Confconsumatori ha però messo in luce alcune insidie nascoste.

È importante innanzitutto leggere bene le regole contrattuali per essere consapevoli che spesso alcune di queste offerte possono essere non rimborsabili in caso di mancato viaggio. È anche bene accertarsi se sia permessa o meno la modifica del nominativo del passeggero sul biglietto. Fate attenzione alla data di scadenza: se si utilizza il biglietto fuori tempo massimo non è prevista alcuna proroga.

I voucher non sono cumulabili, se non entro i limiti previsti dalla singola compagnia aerea,  inoltre l’eventuale credito residuo non è rimborsabile al momento dell’acquisto di un biglietto aereo.

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