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Un libro: La Shoah dei bambini

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C’è stato un tempo in cui, anche in Italia, un bambino non aveva un futuro, non se era nato ebreo.

In un periodo dell’anno che rievoca riflessioni sull’orrore che è stata la Shoah, Bruno Maida racconta le storie dei piccoli italiani deportati nei campi di concentramento.
Il dramma delle infanzie negate, dei giochi strappati, dell’innocenza violata. Perché l’Olocausto, già tremendo di per sé, lo è ancora di più se lo si guarda con gli occhi di un bambino.

La storia di tanti piccoli ‘Anna Frank’ italiani e delle difficoltà che hanno incontrato nello scoprire un mondo che non avrebbero mai potuto immaginare.

Il libro di Bruno Maida racconta le condizioni concrete in cui vivevano i piccoli ebrei dei lager, ma anche quelle più impalpabili, quegli aspetti psicologici più complessi da vedere eppure estremamente importanti perché legati all’età dello sviluppo e alla formazione della personalità.

Un’analisi che arriva fino al Dopoguerra e fa i conti con uno degli aspetti più dolorosi e uno dei più forti sensi di colpa collettivi di un popolo intero.

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Questa voce è stata pubblicata il 21 febbraio 2013 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , .