«Soltanto una buona dose di scetticismo potrà lacerare i veli che ci nascondono la verità. Lacerati i quali, potremo cominciare a costruire una nuova morale, basata non sull’odio e sulla costrizione, … ma sulla convinzione che gli altri esseri umani sono un aiuto e non un ostacolo. Questa non è una speranza utopistica: potrebbe realizzarsi domani,… se gli uomini imparassero a perseguire la propria felicità piuttosto che la rovina degli altri. Non è una morale intollerabilmente austera: eppure basterebbe osservarla, e la nostra terra diventerebbe un paradiso.»
Affrontando con il suo usuale scetticismo i miti, le paure e le credenze della cultura occidentale, Bertrand Russell nei suoi “Saggi scettici” ha voluto tracciare una via netta e chiara nel dedalo di teorie e ipotesi prodotte dalla cultura contemporanea.
Vengono così analizzati e messi in discussione temi per molto tempo considerati al di sopra di ogni giudizio come l’influenza della psicanalisi, la teoria della relatività, la decadenza dell’impulso scientifico, i valori della libertà. Lo scetticismo diviene, così, professione di fede nel valore della ricerca continua.