Serve una firma, grazie – Petizione: fermiamo la costruzione di un nuovo centro commerciale a Corbetta.
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Dal sito Parconaviglio.it, la spiegazione della vicenda:
Corbetta è un Comune di medie dimensioni della Provincia di Milano in cui risiedono circa 17.365 persone. Si caratterizza per la vicinanza con l’area tutelata dal Parco Lombardo della Valle del Ticino e per l’inserimento tra i territori protetti dal Parco Agricolo Sud Milano.
Il territorio agricolo è pari a 1101,22 ettari su un’area comunale di 1876,45 ettari. Dunque, la forte vocazione agricola di questo territorio, che si pone in contrasto con l’avanzata della metropoli milanese, è evidente.
Una vocazione minacciata dalla variante al Piano di Governo del Territorio (PGT) che l’attuale amministrazione propone allo scopo di creare un insediamento commerciale di grande distribuzione a carattere non alimentare. L’intervento è proposto in località Pobbia lungo la S.P. 11, una direttrice altamente congestionata dal traffico veicolare proveniente e diretto a Milano.
La necessità di questo intervento è giustificata dall’attuale sindaco di Corbetta dalla volontà di completare l’offerta commerciale di grandi strutture di vendita a carattere non alimentare che, secondo stime opinabili, vedono il Comune sotto dotato da questo punto di vista. Una considerazione miope che non rileva la presenza di un’offerta commerciale ampia e variegata proprio in prossimità del Comune di Corbetta.
Sono infatti solo 600 metri lineari quelli che separano il luogo dove è previsto l’insediamento e l’attuale Centro Commerciale Destriero sito nel comune di Vittuone. L’offerta commerciale di questo polo è così composta: 27.000 mq. di attività commerciale; 1 grande ipermercato; 5.500 mq. di galleria; 2.200 posti auto, di cui 1.600 coperti.
Appare evidente che la quantità e la varietà commerciale è più che mai assicurata anche senza altri interventi. Questa tesi è ulteriormente avvalorata dalla presenza di un altro centro commerciale distante 3,2 km, sito a Sedriano lungo la medesima strada provinciale, a 4 minuti in auto, e di recentissima costruzione.
Bisogna poi considerare che l’attuale crisi economica ha mutato lo scenario facendo perdere parte del potere di acquisto che era nelle mani delle famiglie.
Non si capisce in che modo gli interventi previsti dalla variante al PGT e fortemente voluti dall’attuale Sindaco possano riqualificare e aiutare le piccole imprese del commercio che sono inserite nel contesto urbano di Corbetta. Non si comprende neanche come sia possibile valorizzare e preservare l’ambiente naturale costruendo in un’area verde. Infine, non si capisce come sarà possibile migliorare la situazione viabilistica della S.P. 11 che attualmente risulta altamente congestionata per buona parte della giornata.
I commenti sono chiusi.
Il sindaco di Garbagnate Milanese Pier Mauro Pioli, si dice indignato dal proliferare dei mega shopping che vanno a distruggere quelli più piccoli, i quali a loro volta hanno annientato il piccolo commercio.
Per anni il comune di Garbagnate ha detto no alla costruzione nel proprio Comune di un altro mega shopping, che disterà solo due chilometri da quello che dovrà sorgere nell’ex area dell’Alfa Romeo.
Il precedente sindaco, Leonardo Marone, ne ha approvato la costruzione, destinando quasi 4 milioni di euro di fondi comunali e regionali alla struttura. Marone poi è stato travolto da scandali per evasione e scaricato dal proprio partito, il Pdl.
Ora il nuovo sindaco Pioli del Pd si trova a dover gestire una situazione quasi insostenibile: diversi cantieri aperti in città e una crisi economica che certamente non risparmia Garbagnate Milanese.
«Il vero problema», racconta il primo cittadino, «è che in questa porzione di Lombardia le aree agricole sono state culturalmente ritenute aree di futura espansione o residenziale o commerciale o terziario o industriale». Un vero affare per i re del cemento e del movimento terra.
Pietro Romano, da poco sindaco di Rho – città che, oltre ad ospitare la fiera di Milano è parte dell’Expo 2015 e in un passato recente è stata investita da diverse indagini che riguardano la penetrazione della ‘Ndrangheta – si dichiara invece contrario alla costruzione di nuovi enormi centri commerciali: «Tra non molto ci troveremmo con le aree commerciali dismesse»,
Era ora!
Stop a undici tra nuovi ipermercati e centri commerciali. Per un totale di oltre 200 mila metri quadrati di superficie di vendita. Questo l’effetto immediato dell’approvazione del disegno di legge, oggi in consiglio regionale, sulla moratoria delle aperture della grande distribuzione.
«L’ideologia delle liberalizzazioni si scontra con la realtà. Non possiamo continuare ad aprire, bisognerebbe piuttosto aiutare chi ha già la saracinesca alzata a non chiudere».
Ho firmato!
A quanto pare anche ad Arese vogliono costruire il più grande centro commerciale d’Europa (zona ex Alfa Romeo)… come se ce ne fosse bisogno.
Nella zona dove abito siamo pieni di centri commerciali e nonostante gli aresini abbiano detto no, sembra che questa cosa si faccia ugualmente. Staremo a vedere.
FATTO
Firmato.
Mi sembra davvero giusto.
Sai perchè?
Ci sono troppi interessi in ballo, comprese tangenti a gogo. Inoltre, questi centri commerciali ammazzano le piccole attività!
Possibile mai che non possa andare bene il centro commerciale di Vittuone o Sedriano? Vergogna!!
IO VOGLIO FIRMARE