I più superstiziosi possono tirare fuori i loro amuleti, tuttavia quanto leggo in questo articolo su Rinnovabili.it, tratta un argomento serio ovvero l’ecologia applicata ai servizi funerari, sia mediante l’utilizzo di veicoli elettrici sia con l’utilizzo di materiali con un basso impatto ambientale.
D’altro canto, se si pensa all’andatura tipica di un carro funebre, (dietro al quale si accodano – e respirano – molte persone) e che un’auto al minimo aumenta decisamente i consumi (e quindi le emissioni) appare evidente che l’utilizzo di un veicolo elettrico può solo essere positivo.
Interessante anche l’utilizzo di materiali a ridotto impatto ambientale; sebbene quello della (mia) morte non sia un argomento che mi piace affrontare 😉 , resta il fatto che siamo tutti di passaggio, ed ho già detto alla Signora K che se fosse per me, niente fiori ed una bara essenziale; ma so bene che molti non riescono ad esaudire le volontà precise di chi se ne va, perchè temono il giudizio della gente.
Resta il fatto che sarebbe preferibile se me ne potessi andare, in là nel tempo, 😉 seguendo la filosofia con la quale ho vissuto.
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In questi giorni Valencia ospita la fiera dell’industria funeraria Funermostra, settore che non sembra sentire troppo la crisi economica. L’evento, con cadenza biennale, è stato l’occasione per la presentazione dell’innovativo carro funebre elettrico, perché si sa, se si tiene all’ambiente si vuole che anche l’ultimo viaggio sia a basso impatto.
Il veicolo, fedele esteticamente alle vetture ad alimentazione tradizionale, è stato acquistato da una conosciuta ditta funebre che ha creduto nel progetto realizzato dalla Hidronew XXII, specializzata nel montaggio di sistemi elettrici per la mobilità in collaborazione con Indusauto, che si occupa di equipaggiamenti speciali per vetture e Clem Ecologic, che vende veicoli ecologici.
“La tecnologia ideata da Hidronew XXII permette l’istallazione di un motore elettrico su qualsiasi modello di auto” e da qui l’idea di trasformare in ecologico non solo un mezzo della polizia o un veicolo per persone con disabilità motorie. ma alla Funermostra non c’è solo la mobilità a far parlare di ecologia, una serie di servizi e prodotti si schiera infatti dalla parte dell’ambiente.
Dalle urne cinerarie bio, in grado di far spuntare un albero se piantate in giardino o idrosubili in dieci minuti ai servizi di condoglianze online fino alla scelta dei diari per i messaggi di cordoglio in carta riciclata o certificata.
Per trasformare il triste addio in un evento veramente verde la mostra ha anche dato spazio alla prima bara in plastica biodegradabile, con la possibilità, se si preferisce essere più tradizionali nella scelta, almeno di optare per un rivestimento interno ecosostenibile.