Lunedì sul Sole-24 Ore vi abbiamo raccontato del progetto di legge che prevede sconti del 20% sulle multe se si paga entro cinque giorni.
Silvio Scotti ha fatto notare che questo sconto complica il sistema delle sanzioni, che è costruito per avere una sua coerenza, destinata a perdersi se il Parlamento introducesse davvero questo sconto: tra le altre cose, diventa difficile arrotondare i calcoli per determinare gli importi da pagare realmente.
Ma non basta: come fa notare l’Anas nel suo “Le strade dell’informazione”, si rischia di favorire le imprese furbette.
Infatti, quando parliamo di multe, abbiamo i mente il classico automobilista che ha sbagliato. Per lui uno sconto può essere un modo per rieducarsi. Ma fra i trasgressori possono esserci anche imprese incallite nella trasgressione.
Sono incallite non per vocazione, ma per calcolo: a troppi conviene, per esempio, barare sui tempi di guida e riposo degli autisti, sulla regolarità dei cantieri, sul sovraccarico eccetera. Con uno sconto del 20% converrebbe ancora di più.
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Mi chiedo se non si potrebbe fare un distinguo, includendo solo alcune sanzioni in questo “sconto pronta cassa”, che comunque garantirebbe un flusso, di denaro fresco e forse alleggirerebbe un pò la gestione burocratica delle multe e dei loro (mancati e non) pagamenti.
Sarebbe bello ipotizzare una Banca dati nazionale che ofra lo sconto solo alle prime 3 infrazioni dello stesso genere, ma è fantascienza.
Però lo sconto su infrazioni non gravi male non farebbe; d’altro canto anch’io ai miei clienti che pagano subito e non a 60 giorni, faccio uno sconto e per me è un affare.
Riduco eventuali rischi di mancato incasso quando sarà ed ho liquidità immediata, che fa sempre comodo.