in sintesi un articolo che leggo su SicurAuto
Avete una vettura dotata di impianto GPL e credete di aver fatto la scelta migliore per ridurre i costi di esercizio?
Spesso la realtà riserva invece amare sorprese poichè i problemi e i costosi guasti connessi al funzionamento a GPL su molte auto moderne, sono ben lungi dall’essere risolti, come più volte segnalato dagli utenti, ma se pensate di tenervi l’auto oltre i 10 anni dall’installazione dell’impianto, oppure avete in mente di acquistare un buon usato bi-fuel, preparatevi ad una mazzata forse ignorata o sottovalutata, sicuramente minimizzata dagli addetti ai lavori, per ovvi motivi.
Secondo la legge, i serbatoi GPL installati su un autoveicolo (ed anche quelli del metano), hanno una scadenza naturale: dopo 10 anni quelli per il GPL devono essere sostituiti e l’operazione è soggetta a collaudo presso l’Ispettorato Motorizzazione.
Non è scontato che il resto dell’impianto resti invariato in quanto, a distanza di 10 anni, possono sorgere problemi di incompatibilità tra i vari componenti e il nuovo serbatoio con la nuova multivalvola.
Nel caso venissero sostituiti, oltre al serbatoio, altri componenti dell’impianto, è necessario eseguire nuovamente la prova idraulica come se si trattasse di una prima installazione.
Strano ma vero > per la sola sostituzione decennale del serbatoio GPL (operazione programmata da normativa), è previsto il ritiro della carta di circolazione, mentre tale procedura non è contemplata all’atto del montaggio di un intero impianto GPL (basta l’annotazione sulla carta di circolazione). Era forse complicato prevedere la stessa prassi?
I prezzi dei serbatoi GPL variano da un minimo di circa 180-200 euro ad un max di 500 a secondo dei tipi. A questa cifra va aggiunta la mano d’opera e il costo eventuale di altri componenti (multivalvola, tubi, ecc.), nel caso quelli pre-esistenti fossero incompatibili con il nuovo serbatoio.
Il costo minimo dell’intervento risulta quindi di 500-550 euro, comprese le tasse. In tal caso ci si può ritenere fortunati.
– con percorrenza media di 25/30 mila km/anno, tenendo la macchina circa 10 anni, a conti fatti conviene il motore diesel;
– a prescindere dal costo al km, occorre considerare la maggior fluidità/ripresa/accelerazione;
– ed infine, considerazione personale, la maggior autonomia: con un pieno percorro almeno 1000 km; se, in questo intervallo, dovessi fare 2/3 rifornimenti di GPL perderei almeno un’ora = 40 euro
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