Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Ubriaco, causa un incidente, uccide un agente e scappa: ma è già a casa…

polliceversonon se ne esce da questa impasse legislativa che tutela più i carnefici delle vittime; per quello che mi riguarda resto dell’idea che si debba portare avanti l’idea di creare ilreato di Omicidio stradale con pene più severe in quei casi dove non si può parlare di semplice incidente; comunque sia questo, in sintesi, è l’articolo che leggo su SicurAuto:

È già a casa il pirata della strada che, ubriaco fradicio, ha ucciso il poliziotto Massimo Impieri. È, ovviamente, agli arresti domiciliari (e ci mancherebbe pure che fosse in libertà totale…), ma la decisione ovviamente scatena feroci polemiche e come sempre ci sconcerta.

Ovviamente, non è tanto l’operato dei giudici in discussione, quanto la legge stessa, così benevola verso i pirati della strada. Il dramma nel dramma è che il comportamento del pirata non è stato ritenuto sufficientemente grave da lasciare il colpevole in carcere.

Fra i vari problemi, c’è il fatto che oggi, col reato di omicidio colposo (dovuto a imprudenza), la reclusione va da 3 anni a 10 anni, anche se quasi sempre viene applicato il minimo della pena e spesso nessun giorno di carcere viene scontato.

3 commenti su “Ubriaco, causa un incidente, uccide un agente e scappa: ma è già a casa…

  1. andrea
    15 luglio 2013
    Avatar di andrea

    – il rischio di restare “a piedi” ha efficacia dissuasiva/preventiva molto migliore rispetto alla reclusione… in carcere…

  2. andrea
    15 luglio 2013
    Avatar di andrea

    – già con le regole attuali (reclusione da 3 a 10 anni per omicidio colposo commesso in stato di ubriachezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti), il giudice -valutato il “grado” della colpa, può irrogare pene detentive non soggette a “sospensione”; non occorre una nuova legge, ma semplice applicazione della esistente (l’unica modifica efficace sarebbe a mio avviso escludere sine die la possibilità, per chi sia stato condannato con sentenza definitiva per omicidio colposo commesso in stato di ubriachezza ecc…, di sostenere gli esami per una nuova patente di guida)

  3. Madamin
    12 luglio 2013
    Avatar di Madamin

    Avevo già sentito la diatriba sul reato di omicidio stradale. Un parlamentare asseriva che già c’è una legge e non serve introdurne un’altra.

    Resta il fatto dell’ampia discrezionalità affidata al giudice che deve “giudicare” chi commette questo reato (e il dibattito era proprio su questo – su Radio 24) e la pena applicata è sempre la minima (3 anni) che non viene quasi mai scontata.

    Chi commette questo reato non è quindi “motivato” a comportarsi bene perchè tanto in galera non ci va. La famiglia del povero agente rimarrà quindi “cornuta e mazziata”.

    E questa è l’Italia di MERDA CHE ABITIAMO.

I commenti sono chiusi.