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Le strisce pedonali che non servono, anzi sì, però…

Articolo aggiornato dopo la pubblicazione

In questi giorni sto leggendo un libro con protagonista l’Ispettore Morse che, al solito, ipotizza così tante ipotesi investigative da perdersi un pò troppo nei suoi pensieri e mi vien da dire che mi è successa la stessa cosa con questo post.

Quanto ho ipotizzato inizialmente ovvero che le strisce pedonali raffigurate nella foto fossero inutili, in quanto portavano da un marciapiede ad una pista ciclabile, non è corretto,

strisce pedonali

Avendo un pò di tempo, oggi ho percorso l’intero tracciato per scoprire che la pista ciclabile è tale per alcune decine di metri, dopodichè si trasforma in ciclopedonale, poi cambia ancora e torna ad esclusivo utilizzo dei ciclisti, il tutto in un alternanza che non appare molto logica, ma neanche sicura, visto che  mescolare pedoni e ciclisti su una pista così stretta è deleterio per la sicurezza di entrambi. .

Considerando che il posto c’era, tanto valeva ridurre un poco l’area dell’aiuola e predisporre un piccolo marciapiede, anche se resto dell’idea che si poteva benissimo prevedere il traffico pedonale su un lato della strada e quello dei ciclisti sull’altro.

Chi ha progettato il tutto cosa s’immagina? Che il pedone attraversi la strada per uscire dalla ciclabile per poi rientrare qualche decina di metri più avanti?

Senza contare che c’è un tratto misto che sarà lungo forse 6-7 metri. A che pro? Mi sembra che la confusione come regola di base non sia il massimo…

Un commento su “Le strisce pedonali che non servono, anzi sì, però…

  1. Paolo
    18 settembre 2013
    Avatar di Paolo

    Ciao omonimo, io ci abito e ti garantisco che quello da te segnalato è il meno ed è comunque una delle tante malprogettazioni,

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