Da ingrediente della cucina orientale e latino americana a nuovo strumento nella lotta decontaminazione dell’acqua potabile. Il coriandolo, o prezzemolo cinese, è il protagonista della nuova ricerca svolta un gruppo di ricercatori coordinati da Douglas Schauer dell’Ivy Tech Community College.
Il lavoro, presentato in anteprima al 246esimo appuntamento con la National Meeting & Exposition dell’American Chemical Society, dimostra le importanti capacità d’assorbimento di questa pianta nei confronti dei metalli pesanti.
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Attualmente i metodi convenzionali per la rimozione dei metalli pesanti dalle acque, come il trattamento con carbone, o le tecnologie più avanzate, come le resine a scambio ionico, pur se soluzioni molto efficaci, risultano essere economicamente proibitive nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto nelle aree rurali.
La necessità di alternative sostenibili e basso costo ha pertanto permesso alla ricerca sui cosiddetti “bioassorbitori” di fare nuovi e importanti progressi. Questi materiali naturali, che vanno dai microbi alle piante, sono in grado legarsi ai metalli pesanti in maniera altrettanto efficace.
Secondo i ricercatori i bioassorbitori come il coriandolo potrebbero essere semplicemente impacchettati in sacchetti da tè per realizzare una sorta di cartucce riutilizzabili e rendere l’acqua potabile sicura dai contaminanti.
Fonte: Rinnovabili.it