Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Il ministero ha due direzioni generali competenti, eppure il Governo “dimentica” le strade…

un articolo di Maurizio Caprino

Sul Sole 24 Ore di ieri, a commento di una pagina che dà conto delle ultime statistiche sugli incidenti, racconto quello che le cifre non dicono.

La cosa più importante è che le responsabilità delle strade tra le cause degli incidenti non compaiono quasi mai: sembra quasi che il sistema di rilevazione e contabilizzazione sia fatto apposta per nasconderle.

 

Scrivo “sembra quasi” perché dietro la mancanza di dati ci sono anche precise ragioni tecniche e impossibilità materiali.

Però è singolare che si faccia poco per migliorare la significatività delle cifre, anche perché probabilmente emergerebbe una verità scomoda: l’errore umano non ha una quota così schiacciante di responsabilità. Ce l’avrebbe magari netta, ma non schiacciante come appare dalle statistiche.

 

Peraltro, se le strade fossero davvero così poco importanti, non si capirebbe perché al ministero delle Infrastrutture ci siano almeno due strutture che hanno competenza su di esse: la direzione generale per le Infrastrutture stradali (con le sue sei divisioni), la direzione generale per la Vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture (con le sue quattro divisioni).

Tra le loro competenze c’è di tutto e di più. Nonostante questo, nessuna ha aperto un’inchiesta sulla strage di Acqualonga, nessuna prende posizione su carenze minute ma diffuse e pericolose.

Non ci sono abbastanza persone per far funzionare a dovere la macchina? Lo si dica e si ponga finalmente il problema.

Invece tutto fluisce placido. Come gli stipendi.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 26 novembre 2013 da in Il mondo dell'automobile (e non solo), Leggo & Pubblico, Sicurezza stradale con tag , , , , .