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Antibufala: “Talking Angela” NON è un’app di pedofili

AntiBufalaLe bufale sono così tante che si fa fatica a stargli dietro e c’è da ringraziare Attivissimo per i suoi articoli sempre puntuali e, soprattutto, ben argomentati,cosa questa che dovrebbe favorire un percorso di ragionamento, piuttosto che l’abboccare in massa, ma a quanto pare non è così.

Spesso passo oltre, tuttavia trovo oltremodo irritante il fatto che ci sia chi diffonde allarmi falsi (a che scopo poi?) sfruttando un problema serio come la pedofilia, per cui ecco cosa scrive oggi Attivissimo:

Isteria in Rete per un’app, Talking Angela, accusata di essere gestita da un pedofilo. Secondo l’allarme che sta circolando, l’app sarebbe stata “rubata” da un pedofilo che la usa per ottenere informazioni dai bambini facendo loro delle domande.

Un’altra accusa è che il pedofilo entrerebbe nello smartphone attraverso quest’app e manderebbe dei virus. Ciliegina sulla torta, circola la diceria che se si ingrandiscono gli occhi della gattina si vede la casa e si scorge a volte anche il pedofilo in questione.

Si tratta di panzane assolute: l’allarme è totalmente fasullo. L’ho installata sul mio iPad per studiarla direttamente, ma Talking Angela è semplicemente un’app come tante che usa la telecamera per riconoscere le espressioni facciali dell’utente e guadagna convincendo gli utenti a fare acquisti in-app.

Se siete preoccupati per queste cose, imparate a usare le Restrizioni per non permettere l’installazione di app. Tutto qui.