Senza essere un dipendente pubblico io avevo partecipato al sondaggio e la scarsa adesione conferma che molti italioti parlano a vuoto, quando talvolta sarebbe utile far sapere la nostra opinione a chi di dovere; dopo di che, si sa, in genere se ne fregano (guarda i referendum), tuttavia perchè non provarci?
A volte le operazioni mediatiche non attaccano. Forse perché l’inconsistenza di certe iniziative è evidente anche ai più sprovveduti. O forse perché chi le ha lanciate poi non ha curato abbastanza la promozione.
Sta di fatto che all’invito lanciato in autunno dal Governo Letta a cittadini e imprese per indicare le semplificazioni burocratiche maggiormente necessarie hanno risposto appena in 1.953.
E la categoria dei dipendenti pubblici è preponderante, segno che molti hanno risposto solo perché della materia si occupano per lavoro.
Ad ogni buon conto, al primo posto nella classifica dei problemi ci sono le complicazioni del fisco. Dati precisi non ce ne sono ancora, ma il comunicato stampa cita fra esse anche il bollo auto.
Non ci voleva molto a prevederlo. Un motivo in più per includere il bollo auto tra le materie da riformare con la delega fiscale, tanto più che la cosa colpisce anche le imprese e non solo i comuni cittadini. Altro che la dicotomia imprese-cittadini, di cui tanti si parla in queste ore a proposito del cuneo fiscale.
Ma il Parlamento non lo ha fatto. Ignoranza o interesse?