Arriva dalla Spagna il nuovo imballaggio biodegradabile, studiato per il settore alimentare.
A realizzarlo è stato il gruppo di ricerca catalano BIOMAT che, alle prese con lo studio dei biopolimeri di nuova generazione, ha progettato un innovativo contenitore per i prodotti oleosi, sia liquidi che solidi.
La materia prima seconda di partenza sono stati sottoprodotti agroindustriali, rifiuti selezionati e processati affinché tornassero a nuova vita.
Se non bastasse infatti l’aspetto puramente ecologico legato al riciclo dei materiali, l’imballaggio biodegradabile di BIOMAT vanta interessanti credenziali sul fronte delle prestazioni.
Completamente trasparente, il contenitore è stato disegnato affinché costituisca un’eccellete barriera contro la luce ultravioletta e l’ossigeno; e per farlo si avvale di un solo strato di biopolimero riciclato, riducendo di conseguenza anche i costi di produzione. Inoltre, può essere sigillato termicamente ed è stampabile.
I ricercatori spagnoli hanno voluto realizzare un vero proprio imballaggio attivo, vale a dire in grado di svolgere un ruolo reale nel mantenimento e nel miglioramento della qualità del cibo.
Nello specifico il prototipo di imballaggio è stato realizzato con un fine specifico: conservare i formaggi, grassi o semigrassi e quindi ridurre a sua volta gli scarti di cibo.
Il gruppo BIOMAT ha contemporaneamente intrapreso anche la realizzazione diversi progetti dedicati agli imballaggi in settori alternativi a quello alimentare come quello farmaceutico, elettronico e del trasporto.
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